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Sadali: rientra la protesta. Coisp: emergenza servizi e incolumità uomini a chi interessa?

 

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Sadali , rientrata la protesta degli immigrati, il Coisp: “Ma il problema non è affatto superato, la vera emergenza è come vengono gestiti certi servizi, l’incolumità degli Uomini impiegati non importa a nessuno. E’ una vergogna inescusabile”

A Sadali rivolta cessata? Protesta rientrata? Tutto a posto, dunque? Niente affatto. La vera emergenza, continua e costante, la vivono gli Operatori delle Forze dell’Ordine spediti a svolgere servizi legati alla materia dell’immigrazione disposti non di rado con pressappochismo e con una superficialità tale da metterne a serio rischio l’incolumità. Indipendentemente dal pasticcio che, con una certa evidenza, qualcuno ha combinato nel caso specifico – ma certamente non i colleghi che rispondono a precisi ordini – e che non conosciamo in dettaglio, non è giustificabile, non avrebbe dovuto essere neppure concepibile che si creassero le circostanze vissute dai colleghi nel Nuorese, dove in un solo attimo avrebbe potuto succedere la tragedia. Non è ammissibile, non è scusabile, è vergognoso ed affermare che tutto è andato bene e che non si è creata veramente alcuna situazione di rischio è un’ulteriore intollerabile offesa all’intelligenza di tutti”.

Un infuriato Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, interviene così sulla vicenda che tiene banco da giorni a proposito della plateale protesta di 47 migranti africani giunti in Sardegna da Napoli lunedì sera e che per due giorni hanno dato vita a una singolare rivolta perchè non volevano accettare di alloggiare a Sadali, un posto che giudicavano troppo isolato. Gli africani hanno iniziato la loro protesta sbarrando il cancello dell’albergo con dei cassonetti e bidoni per i rifiuti, all’interno vi erano 6 uomini delle Forze dell’Ordine che li avevano scortati fino a Sadali. Pian piano, e proprio grazie all’opera di convincimento degli Operatori in divisa, si è trovata una mediazione ed un compromesso in attesa della definitiva soluzione dei problemi denunciati.

Ribadiamo che non è il merito della vicenda che qui conta – insiste Maccari -, né è la considerazione che non pare neppure particolarmente consono anche che si protesti a scapito di Operatori che svolgono solo il loro puntuale servizio di fronte all’ipotesi di essere ospitati in un albergo a tre stelle (si vede che nessuno ha mai visto gli alloggi di servizio in cui ci mandano quando ci spostiamo per lavoro!). L’unica cosa che conta e che deve essere evidenziata con il massimo della severità è che se si ritiene che una determinata circostanza richieda la presenza delle Forze dell’Ordine, allora chi viene spedito a svolgere quel lavoro deve poterlo fare in condizioni di massima sicurezza, e nulla di meno. Non si possono far scortare 47 persone da 6 uomini; non si può disporre il respingimento di decine di immigrati affibbiandolo a 4, e dico 4, poliziotti; non si possono fronteggiare sbarchi di centinaia, quando non migliaia, di immigrati con il poco personale presente, quello distratto sistematicamente dall’attività territoriale (visto che i problemi e le proteste sono la regola), con colleghi che vengono così puntualmente sottoposti a turni senza fine perché smontano magari da un turno di volante e corrono a sedare la consueta rivolta o a dare manforte alle operazioni di sbarco o, purtroppo, di recupero dei superstiti; non si può insistere ancora e ancora solo ed unicamente sui risultati che si vorrebbero perseguire pretendendo di farli raggiungere ad un decimo del personale necessario. E’ ora di dire basta a queste assurdità”.

In questi giorni, come da mesi a questa parte – conclude Maccari – non leggiamo altro che il solito futile e gratuito botta e risposta su temi come la chiusura o meno di Mare Nostrum, e mille altre questioni che gravitano attorno all’argomento immigrazione, senza vederne però il problema centrale: così gli Operatori delle Forze dell’Ordine, a cui tutto è interamente demandato, non ce la fanno più. Così, molto presto, l’ennesima protesta sfocerà nel sangue! Così, prima di quanto si pensi, dal prossimo sbarco sovraffollato che impegna oltre il limite ragionevole chi interviene, qualcuno tornerà a casa con qualche atroce malattia. Così, a dispetto del convincimento di qualcuno che siede nella sua comoda poltrona al Dipartimento, i prossimi quattro o cinque colleghi mandati a svolgere un servizio apparentemente ‘banale’ come quello di Sadali, ma che così evidentemente non era e infatti non è stato, diventeranno il bersaglio di proteste ben più violente che essere rinchiusi dentro a un albergo dai cinquanta immigrati di turno inferociti per uno dei tanti motivi che li portano a protestare con assoluta sistematicità”.

 

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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