Successo per Anita Oliveri a Pozzo Garitta
Albisola- Sta ottenendo un notevole successo di pubblico ed ha anche suscitato l’interesse della critica la interessante personale dell’artista ligure Anita Oliveri. “ Intrecciamenti” è il titolo della mostra della nota ceramista e pittrice ospitata nel suggestivo spazio di Pozzo Garitta, 11 fino al 4 settembre. La mostra è stata organizzata da MartArt, in collaborazione con il Comitato di Rigore artistico Arte Contemporanea Pozzo Garitta. L’artista ha all’attivo oltre cento mostre in Italia ed all’estero, dove ha ottenuto importanti riconoscimenti e sue opere si trovano in musei, enti pubblici ed in importanti collezioni private.
“La Oliveri – dice il noto giallista e collezionista d’arte Armando D’Amaro- – è un’artista interessante, originale e poliedrica: il suo stile passa con disinvoltura dal figurativo, all’astratto al fantasioso. Questa mostra dal titolo Intrecciamenti sarà una importante occasione per chi ancora non dovesse conoscere la Oliveri, per incontrare questa artista, che a prima vista potrebbe sembrare una semplice seguace del grande Scanavino, ma che è invece dotata di ispirazione originale e poetica e brilla di luce propria. Infatti Anita Oliveri è per me ogni volta una scoperta ”.
A commentare le opere è l’ artista stessa: “In questa mia ultima personale- dice la Oliveri- celebro una natura regina, padrona assoluta. Continuo la mia riflessione sui luoghi che raccontano la decadenza metropolitana, dove l’uomo è invisibile, ma non assente. E’ una sfida ardua, giocata sul rapporto tra pieno e vuoto con il chiaroscuro rugginoso a ricreare strane atmosfere rarefatte dal tempo. Con pennellate veloci e nette cerco di creare scenari corrosi dalla salsedine che si riflettono sull’acqua del tramonto. Sono frammenti, dove si può riconoscere la pienezza e la complessità del mondo”. La Oliveri è giunta a queste linee e colori essenziali attraverso un lungo percorso artistico. “ Nel mondo dell’arte di oggi – dice il giornalista e critico d’arte Adalberto Guzzinati- la Oliveri si sente un po’ una figura fuori dal coro. E’ cresciuta in un paese dove la presenza di personalità trainanti ha segnato un solco fecondo che si sente ancora oggi. Mi riferisco a grandi artisti del calibro di Arturo Martini, Agenore Fabbri, Roberto Bertagnin, lo stesso Scanavino ed Aldo Mondino”. Fondamentale per il suo sviluppo artistico sono stati i soggiorni e gli incontri con grandi artisti francesi come Damiano e Bonnard: “E’ stata una vera e propria palestra – conclude la Oliveri- di maturazione artistica l’ambiente che ho avuto modo di conoscere in particolare a Nizza e Mougins”. Sempre in bilico fra l’informale e l’astratto, le sue creazioni sono sempre frutto di sperimentazioni: linee, colori, grovigli, intrecci, profili non si ripetono mai ed il gioco creativo è imprevedibile. La personale resterà aperta fino al 4 settembre tutti i giorni dalle ore 16 alle 19, chiusura il lunedì.
CLAUDIO ALMANZI