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Giacomo Leopardi: a Venezia con Un giovane favoloso e a fumetti nell’horror Déjà Vu – Universi Paralleli!

EPSON MFP imageDagli applausi del Festival del Cinema, ai dubbi sollevati da Parole Rubate, il nuovo fumetto della Cuore Noir, in collaborazione con RADIO CAPITAL, per mostrare sotto una luce nuova un uomo il cui genio indiscusso travalica i secoli!

Insomma, due originali chiavi di lettura riaccendono un interesse mai sopito sulla vita e l’opera del sommo poeta marchigiano, protagonista a Venezia con Un giovane favoloso e nelle edicole di tutt’Italia con l’horror a fumetti Déjà Vu – Universi Paralleli!

Consensi di critica e di pubblico per il film Un giovane favoloso di Mario Martone, in concorso quest’anno alla mostra di Venezia. Un film ben fatto, ben recitato e soprattutto originale, che mostra sì un Leopardi (Elio Germano) infelice, ma anche sorprendentemente innamorato della vita e dell’avventura, dell’amicizia per Antonio Ranieri (Michele Riondino) e dell’amore per Fanny (Isabella Ragonese).


«Affrontare la vita di Leopardi – spiega il regista Mario Martone – significa svelare un uomo libero di pensiero, ironico e socialmente spregiudicato, un ribelle, per questa ragione spesso emarginato dalla società ottocentesca, un poeta che va sottratto una volta e per tutte alla visione retorica che lo dipinge afflitto e triste perché malato. Il giovane favoloso vuole essere la storia di un’anima, che ho provato a raccontare, con tutta libertà, con gli strumenti del cinema.»

Un passo oltre si è spinta la Cuore Noir Edizioni con Parole Rubate, primo episodio della mini serie horror a fumetti Déjà Vu – Universi paralleli, in edicola e nelle migliori fumetterie d’Italia dallo scorso luglio e per tutta l’estate. La vita del sommo poeta si arricchisce di particolari ufficiosi che raramente si apprendono sui banchi di scuola e che avvincono i lettori tutti, non solo i così detti “leopardisti”. La misteriosa sepoltura, la bara striminzita per un uomo affetto da doppia gibbosità, l’ombra oscura dell’amico Ranieri, appassionato di anatomia e frenologia che potrebbe aver effettuato pratiche pseudo-scientifiche sul cadavere di Leopardi, stupiscono e invogliano a documentarsi. Ma i colpi di scena si estendono anche e soprattutto all’opera del sommo poeta, che si scoprirà autore di plagio ai danni di un intellettuale sconosciuto nato quasi due secoli prima, Francesco Antonio de Virgilis. Si tratta questa di una scoperta sensazionale e documentata dalla stessa casa editrice, che oltre a contrapporre nella vicenda a fumetti i versi più incriminati, mette a disposizione sulla propria pagina facebook l’intera opera “rubata” da Giacomo Leopardi, di cui sono state rinvenute solo due copie in tutta Italia e il cui titolo è Scherzi d’Ingegno! Simili affermazioni, ovviamente, scuotono più di una certezza. E non solo culturale.

E in questo giallo letterario, anche i più strenui difensori della purezza del genio leopardiano potrebbero esser colti da qualche dubbio: i grandi temi ispiratori della produzione poetica di Leopardi, dal «pessimismo cosmico» alla «natura matrigna», potrebbero non essere tutta farina del suo sacco!!!

Nella realtà, tutto comincia quando la professoressa Vittoria Ribezzi, di Latiano, ritrova nella casa-museo Ribezzi Petrosillo un vecchio documento scritto da un suo antenato, in cui si parla appunto di Francesco Antonio de Virgiliis e del suo testo. Dopo lunghe ricerche, in lungo e in largo per tutta l’Italia, la professoressa Ribezzi riesce finalmente a trovare due copie di Scherzi d’Ingegno a Lecce. A questa scoperta segue uno studio approfondito e un libro nel quale la professoressa Ribezzi porta alla luce i risultati di ore e ore di durissimo lavoro. Ma del suo libro, e della sua scoperta, ne parlerà soltanto la stampa locale, almeno fino a quando…

Appuntamento sul grande schermo e in edicola, dunque, per scoprire un Giacomo Leopardi decisamente inedito.

Anteprima Déjà Vu – Universi Paralleli: http://issuu.com/ladymafia/docs/pdf_dv1

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