Editoriali

4 settembre proiezione a Venezia – “UNA GIORNATA PARTICOLARE” – restaurato

Una giornata particolare 171° Mostra del Cinema di Venezia 2014 – Venezia Classics CSC – Cineteca Nazionale, presenta, il 4 settembre 2014   h. 19 Sala Casinò, un grande classico del cinema italiano: Una giornata particolare (1977) regia di Ettore Scola con Sophia Loren e Marcello Mastroianni oggi restituito al suo splendore originario

Una giornata particolare   di Ettore Scola (1977)

soggetto e sceneggiatura: Ruggero Maccari e E. Scola; fotografia: Pasqualino  De Santis; scenografia: Luciano Ricceri; costumi: Enrico  Sabbatini; musica: Armando Trovajoli; montaggio: Raimondo Crociani; origine: Italia/Canada; produzione: Compagnia Cinematografica Champion (Roma), Canafox Film (Montreal); durata: 105’; interpreti e personaggi: Sophia Loren (Antonietta Tiberi), Marcello Mastroianni (Gabriele), John Vernon (Emanuele, marito di Antonietta), Françoise Berd (portinaia).


Roma, maggio 1938, Hitler è in visita a Roma. In un palazzone di un quartiere popolare una donna e un uomo si incontrano e per una giornata rompono la solitudine delle loro esistenze ai margini.

«Già in partenza tutto quello che riguardava l’ambientazione e tutti i capi di vestiario erano stati decolorati. Poi girammo con un filtro speciale, e quindi decolorammo ancora in stampa. E questo non fu soltanto per fare assomigliare maggiormente la fotografia ai pezzi di documentario con cui avevo aperto il film, ma perché i ricordi miei, della casa in cui abitavo a Piazza Vittorio a quell’epoca, sono in quella tonalità. Il colore della Roma di quei tempi nel mio ricordo è un non colore neanche tanto grigio ma un po’ chiuso, un po’ spesso, come quello di una nebbia dentro le stanze, che poi al film è servito come lieve simbolo – anche se io i simbolismi li amo poco – di chiusura, di prigione; anche lì di esclusione» (Scola)

 

Note restauro

La Technicolor mise a punto un sistema di stampa – ENR – che permetteva  di desaturare i colori per ottenere il particolarissimo tono fotografico voluto da Ettore Scola e Pasqualino De Santis. Nel 2003 questo sistema era ormai desueto e per il restauro analogico-fotochimico, curato da Giuseppe Rotunno, fu adottato un ingegnoso metodo con il quale, utilizzando diversi dosaggi di bianco e di nero, si cercò di raggiungere un risultato equivalente.

Undici anni   dopo, per realizzare digitalmente ciò che per via fotochimica èormai impossibile, e per riproporre il film in standard e ambiente

D-Cinema, si è ripartiti dai negativi originali, acquisiti digitalmente mediante scanner a risoluzione 4K. Successivamente si è attuato un attento “grading” del colore per test successivi, avendo quali modelli di riferimento una copia stampata negli anni novanta dalla Cineteca Nazionale con il sistema ENR e una più recente frutto del restauro del 2003.

Le lavorazioni a cura del CSC-Cineteca Nazionale sono state effettuate presso il laboratorio L’immagine Ritrovata di Bologna in collaborazione  con Surf Film.

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