Editoriali

I Pesci Meccanici di Ceccon al Centro Sociale

noname (2)Villanova D’Albenga –Torna ad esporre ( da sabato alle 18 e 30) le sue opere in Liguria Paolo Ceccon, artista –artigiano albenganese, ma trasferitosi da anni in Toscana, dove ha il proprio studio a Massa Carrara. Presenta la sua terza generazione di visionari pesci meccanici multicolori che nascono dalla sua fantasia con lo scopo dichiarato di riutilizzare tanti materiali considerati dai più inutili, che invece diventano grazie alla sua intuizione ed arguzia vivi e frementi: “ In mano a questo artista ingauno – dice Armando D’Amaro collezionista, gallerista ed editor- gli oggetti più semplici diventano preziosi strumenti di creazione. Ceccon è considerato da una parte della critica uno dei più talentuosi creativi del panorama ligure del nuovo millennio”.


Creature bizzarre ed inquietanti popolano la sua visionaria città marina: “Si tratta dice il noto critico d’arte e giornalista Adalberto Guzzinati – di una mostra davvero interessante. Ceccon è un artista che opera a Massa Carrara, dove realizza opere marine con i resti rigettati dal mare, ed ha una forte capacità ideativa, plastica ed una spiccata personalità”. Basterebbero già da sole queste poche parole di presentazione per farci capire il valore dell’artista: Ceccon, è un artigiano-artista che finora ha realizzato centinaia di pesci, pardon opere d’arte, delle quali più di cento già vendute ad appassionati di questo genere: galleristi, giornalisti, mercanti d’arte, esperti e collezionisti. “Ciascun pezzo – ci ha detto lo stesso Ceccon – è unico, ha una sua genesi molto particolare, perché è composto a sua volta da oggetti che sono stati ritrovati in particolari luoghi, in particolari situazioni, insomma c’è molto di personale in ognuno di essi”. La personale dell’artista verrà inaugurata a Villanova d’ Albenga sabato alle 18 e 30 presso il Centro Sociale Comunale di via Garibaldi, 36.“Hydropolis – aggiunge Gerry Delfino, editore ed intenditore d’arte – è il titolo di questa pregevole personale di pesci meccanici del giovane artista Paolo Ceccon: resti marini, assemblati con folle creatività che danno vita a creature ittiche poetiche e bizzarre. “Hydropolis” unisce ad un preciso progetto artistico un intenso lavoro di rivalutazione di materiali di recupero, soprattutto quelli riportati sulle spiagge dalla risacca del mare, dimostrando come la sensibilità per l’ambiente non sia una cosa sterile e fine a se stessa, ma la base di partenza per un lavoro di espressione e di comunicazione”. “Il talento di Ceccon – conclude il collezionista ed esperto d’arte Daniele Decia, della Fondazione Dars di Milano– oltre che in questo lavoro di riutilizzo, risiede nella sua straordinaria capacità di vedere in oggetti inerti lo stupore della natura e la capacità di ricomporre le loro forme in quelle della complessa vita marina”. La mostra resterà aperta fino al 20 settembre tutti i giorni con il seguente orario: dalle ore 18 e 30 alle 22.

CLAUDIO ALMANZI

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