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Comparto Sicurezza Difesa e Soccorso Pubblico: non chiediamo aumenti ma solo il giusto

sicurezzaFacendo seguito al comunicato di ieri e constatato che nel dibattito che ne è scaturito sono emersi argomenti che confermano la non diffusa conoscenza della specificità delle forze armate, di polizia e dei vigili del fuoco, rispetto al resto del pubblico impiego, riteniamo doveroso precisare che:

  • non abbiamo richiesto alcun aumento stipendiale attraverso il rinnovo dei contratti, in considerazione della scelta, non condivisa, di procrastinare tutti i rinnovi contrattuali dei lavoratori pubblici a causa dei problemi di ordine finanziario nonostante la nostra specificità lavorativa, ma la rimozione del tetto salariale.

Il tetto salariale è quell’infernale meccanismo per cui ciascuno non può guadagnare più di quanto guadagnava nel 2010. Cioè, in sintesi, se una persona è stata promossa, ha assunto nuove funzioni ed è stata trasferita in un’altra città (evento ordinario nella nostra realtà), verrà comunque retribuita come nelle mansione inferiore con tagli della retribuzione dell’ordine del 10-20%. Se è stata promossa due volte in cinque anni, verrà penalizzata due volte, se non è interessata da promozioni va esente da conseguenze. Nel nostro mondo le tempistiche e le procedure di promozione sono fissate dalla legge, non esiste alcuna contrattazione integrativa che le possa influenzare.

  • il superamento del tetto salariale è previsto dal DEF di giugno (pag. 34 sez.II). Se non verrà rimosso vorrà dire che saranno state adottate scelte politiche diverse, destinando quelle risorse ad altri scopi;

  • è evidente la contraddizione fra l’asserita volontà di premiare il merito e il permanere del tetto salariale, che penalizza i più meritevoli e quelli che lavorano di più.

Nel contesto del pubblico impiego, la nostra condizione è oggettivamente diversa.

Prendiamo atto con favore della disponibilità del premier ad un incontro, nessun ricatto da parte nostra, tuteliamo, nonostante le notevoli limitazioni giuridiche a cui siamo sottoposti e nel caso dei militari l’assenza di reali tutele sociali, i diritti del personale rappresentato.

Forti della sensatezza delle nostre rivendicazioni, siamo fiduciosi che l’intelligenza e il buon senso porteranno a soluzioni adeguate. In attesa di segnali concreti rimaniamo fermi sulle posizioni espresse con il comunicato di ieri, le giuste rivendicazioni non sono ricatti.

POLIZIA DI STATO

SIULP

(Romano)

SIAP-ANFP

(Tiani)

SILP CGIL

(Tissone)

UGL-Polizia di Stato

(Mazzetti)

COISP

(Maccari)

CONSAP

(Innocenzi)

UIL Polizia

(Cosi)

 

POLIZIA PENITENZIARIA

OSAPP

(Beneduci)

UIL- Penitenziari

(Sarno)

SINAPPE

(Santini)

UGL Penitenziaria

(Moretti)

FNS-CISL

(Mannone)

CNPP

(Di Carlo)

 

CORPO FORESTALE DELLO STATO

UGL-Forestale

(Scipio)

SNF

(Laganà)

CISL FNS

(Mannone)

UIL PA

(Violante)

 

COCER INTERFORZE (ESERCITO, MARINA, AERONAUTICA, CARABINIERI, GUARDIA DI FINANZA)

 

VIGILI DEL FUOCO

FNS CISL

(Mannone)

UIL VV.F

(Lupo)

CONFSAL VV.F

(Giancarlo)

DIRSTAT VV.F

(Barone)

UGL VV.F

(Cordella)

 

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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