Editoriali

Al via martedì a Villacidro la ventinovesima edizione del Premio Dessì

Simona Atzori - danzarami
Simona Atzori – danzarami

Prende il via martedì (16 settembre) l’intensa settimana culturale che fa da cornice, come sempre, al Premio “Giuseppe Dessì”, il concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (nato a Cagliari nel 1909 e scomparso a Roma nel 1977), quest’anno alla ventinovesima edizione.

L’appuntamento è, naturalmente, a Villacidro, la cittadina del Medio Campidano (a una cinquantina di chilometri dal capoluogo isolano) in cui Dessì visse l’adolescenza e che gli ispirò in seguito diversi scritti, compreso il suo romanzo più celebre, “Paese d’ombre” (Premio Strega nel 1972).


E sarà, ancora una volta, una settimana densa eventi (presentazioni e incontri letterari, appuntamenti musicali e di spettacolo) quella che culminerà domenica prossima (21 settembre) nella cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori. A contendersi il prestigioso riconoscimento, i sei finalisti, tre per ciascuna delle due sezioni in cui si articola il concorso letterario, che quest’anno ha registrato la partecipazione di 398 opere.

Come già annunciato, gli autori in lizza per la Narrativa (208 le pubblicazioni giunte alla segreteria del premio) sono Luciana Capretti con “Tevere” (edito da Marsilio), Antonio Pascale con “Le attenuanti sentimentali” (Einaudi) e Elisabetta Rasy con “Non esistono cose lontane” (Mondadori). Nicola Bultrini con “La specie dominante” (Nino Aragno Editore), Roberto Deidier con “Solstizio” (Mondadori) e Alba Donati con “Idillio con cagnolino” (Fazi) sono invece i finalisti della sezione Poesia (190 titoli pervenuti).

Oltre agli allori delle due sezioni strettamente letterarie, domenica 21 verrà consegnato anche il Premio Speciale che la giuria conferisce ogni anno a una personalità che abbia dato un significativo contributo alla crescita del quadro culturale nazionale. Il prescelto per questa edizione è l’attore Toni Servillo, protagonista del film diretto da Paolo Sorrentino “La grande bellezza”.

In attesa delle premiazioni, la sei giorni villacidrese si apre, martedì (16 settembre), nel segno di un’artista eccezionale: la danzatrice e pittrice Simona Atzori. Alle 18, al Mulino Cadoni, si inaugura la sua personale “Cosa ti manca per essere felice?”, titolo omonimo del suo libro autobiografico pubblicato qualche anno fa da Mondadori. Nata senza braccia, Simona Atzori ha saputo trasformare questo handicap in un punto di forza e realizzare i suoi grandi sogni: dipingere e diventare una danzatrice di fama internazionale al fianco di grandi partner (tra cui Roberto Bolle e Marco Pierin). Sarà lei stessa a raccontare in un incontro con il pubblico (con inizio alle 18.30) la sua straordinaria vicenda umana e artistica.

Classe 1974, nata a Milano da genitori sardi, Simona Atzori si avvicina alla pittura all’età di quattro anni come autodidatta e all’età di sei inizia a seguire corsi di danza classica. Nel 1983 entra a far parte dell’Associazione dei Pittori che Dipingono con la Bocca e con il Piede (V.D.M.F.K.) e nel 2001 si laurea in “Visual Arts” alla “University of Western Ontario”, in Canada. Alla sua brillante carriera di pittrice (con la partecipazione a mostre collettive e personali in Italia, Cina, Canada, Portogallo, Svizzera, Spagna e Austria, e dal 2008 con l’esposizione permanente delle sue opere nella città di London Ontario, in Canada) si aggiungono numerosi successi nel campo della danza (come, ad esempio, il premio “Atzori” istituito nel 2002 dal Pescara Dance Festival, esibizioni in programmi televisivi in Italia e all’estero, dalla trasmissione del 2009 “Amore” di Raffaella Carrà al Festival di Sanremo nel 2012). Nell’ottobre 2009 nasce lo spettacolo “Simona & friends” nel quale Simona Atzori è al fianco di importanti danzatori internazionali, tra cui primi ballerini e solisti del Teatro alla Scala di Milano come Sabrina Brazzo, Mick Zeni, Maurizio Licitra, Antonella Albano, Marco Messina e Salvatore Perdichizzi. Nel 2010 nasce il nuovo spettacolo di Simona “ME” presentato per la prima volta a Madrid, insieme a Mariacristina Paolini, Giusy Sprovieri e i ballerini della Scala Marco Messina e Salvatore Perdichizzi, Laura Caccialanza (solista) e Lara Montanaro.

La mostra “Cosa ti manca per essere felice?” rimane aperta al pubblico da mercoledì (17 settembre) fino a domenica 21, la mattina dalle 10 alle 13 e il pomeriggio dalle 16 alle 22.

La giornata inaugurale di martedì si chiude sul palco allestito nel cortile di Casa Dessì, la bella abitazione appartenuta alla famiglia dello scrittore e oggi sede della Fondazione a lui intitolata, attiva nello studio e nella divulgazione della sua opera, oltre che nell’organizzazione del Premio a suo nome. Qui, alle 21.30, Emidio Clementi (voce narrante), vocalist e bassista dei Massimo Volume, e due componenti di un’altra formazione di punta dell’indie-rock italiano, i Giardini di Mirò, Corrado Nuccini (chitarra, synth) e Emanuele Reverberi (violino, tromba), sono di scena con “Notturno Americano (Le ombre parlano piano del sole)”, spettacolo dedicato a Emanuel Carnevali, scrittore e poeta italiano emigrato giovanissimo negli Stati Uniti dei primi del Novecento. La fame, il lavoro, la difficoltà quotidiana, il falso mito americano, la scrittura, la nostalgia per l’Italia, sono i temi evocati nell’omaggio in musica e parole a lui dedicato, che si avvale anche della ricostruzione poetica della vita di Carnevali compiuta da Emidio Clementi nel suo romanzo “L’ultimo dio”, pubblicato nel 2004 da Fazi editore.

L’indomani (mercoledì 17 settembre) spazio a un’intera giornata dedicata a Villacidro e alla sua storia, attraverso la figura del politico, scrittore, poeta e drammaturgo Salvator Angelo Spano, un altro personaggio che, come Dessì, ha dato lustro al paese del Medio Campidano. Due le iniziative a lui dedicate: un incontro (alle 18 all’Auditorium Santa Barbara) ne ricorda la figura attraverso gli interventi di Gianni Filippini, Duilio Caocci e don Angelo Pittau coordinati da Francesca Curridori e con gli intermezzi musicali di Anna Steri; poi, un recital a cura del Coro Polifonico “Cittadini” di Cortoghiana (alle 20 in piazza Zampillo) ne rispolvera le opere. Chiude la serata (alle 21.30) una sfilata e una mostra di abiti tradizionali villacidresi dal titolo “Storia di un paese di montagna”, a cura dell’associazione “I vicinati”.

Giovedì 18 apertura di giornata alle 17 al Mulino Cadoni di un reading del dramma di Giuseppe Dessì “La Giustizia”, a cura delle compagnie La fabbrica illuminata, il Crogiuolo e Teatro Olata. Alle 19 il premio Dessì si sposta in piazza Zampillo per accogliere Gioele Dix per la presentazione – – con la partecipazione di Giacomo Casti – del suo libro “Quando tutto questo sarà finito. Storia della mia famiglia perseguitata dalle leggi razziali”, recentemente pubblicato da Mondadori. Chiusura di serata in musica, alle 21.30 a Casa Dessì, con la cantante Lou di Franco, sulle note del suo nuovo album, “Le gout des mots”, uscito pochi mesi fa.

Venerdì 19 (alle 18.30 in piazza Zampillo) arriva al Premio Dessì l’astronauta Umberto Guidoni, per la presentazione, in compagnia del giornalista Andrea Mameli e di Paolo Maccioni, del suo libro edito da Bur “Viaggiando oltre il cielo”. La serata si chiude alle 21.30 a Casa Dessì con Gioele Dix, stavolta impegnato come attore nello spettacolo “L’uomo degli appuntamenti” tratto da “Centuria” di Giorgio Manganelli”.

Sabato 20, si parte già dalla mattina (alle 10.30 all’Auditorium Santa Barbara) con un approfondimento su “Giuseppe Dessì e il cinema”, a cui la Fondazione, in collaborazione con la Cineteca Sarda – Società Umanitaria, ha dedicato un cofanetto che raccoglie su dvd parte della ricca produzione dello scrittore per il grande schermo e la televisione. Coordinati dal presidente della Fondazione Dessì, Giuseppe Marras, ne parlano il critico Gianni Olla, Antonello Zanda, Francesco Dessì e Pasquale Onida.

Dopo un momento dedicato ai più piccoli a cura dell’associazione Spettacolanimando (alle 17), spazio a due presentazioni editoriali in piazza Zampillo. Alle 18 Cinzia Tani, insieme a Paolo Lusci, propone il suo recente romanzo “La storia di Tonia” (Mondadori); alle 19 Gustavo Pietropolli Charmet e Laura Turuani parlano invece con Marco Noce di “Narciso Innamorato” (Bur), il loro saggio che analizza la vita sentimentale degli adolescenti d’oggi. Alle 21.30 in Casa Dessì riflettori puntati su Giovanni Allevi. Il pianista e compositore ascolano, in compagnia del giornalista Giacomo Serreli, si racconta al pubblico in un incontro intervallato dall’esecuzione di suoi brani al pianoforte.

Domenica mattina (21 settembre), alle 10.30 al Mulino Cadoni, a poche ore dal gran finale, è in programma “Quelli che il premio”: i finalisti del concorso, insieme al giornalista Gianni Zanata e al duo jazz del chitarrista Giorgio Murtas e del pianista Marco Meloni, condivideranno con il pubblico l’attesa della cerimonia serale, condotta dalla giornalista Natascha Lusenti e con gli intermezzi musicali di Anna Tifu, che svelerà e incoronerà i vincitori di questa ventinovesima edizione del Premio Dessì, organizzata dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal Comune di Villacidro col patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, del Consiglio Regionale della Sardegna, dell’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione, della Fondazione Banco di Sardegna e del Gal Monte Linas, con la collaborazione di Cantina Mesa – Sant’Anna Arresi e Salumificio Monte Linas.

L’ingresso a tutti gli eventi è gratuito.

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