Prato, poliziotti feriti a colpi di forbice. Interviene il Coisp
“Avrebbero potuto risolvere tutto in pochi minuti se solo avessero avuto spray o teaser. Politica e Dipartimento ci vogliono morti”
“La Politica e il Dipartimento di pubblica sicurezza ci vogliono morti. Non impugnano armi da sparo contro di noi ma molto peggio. Continuare a voltarsi dall’altra parte di fronte alla mattanza dei colleghi per le strade che potrebbe essere evitata con un banale spray o con un teaser vuol dire non volerla evitare ma, anzi, incoraggiarla, perché se un Paese intero vede che chi di dovere non interviene, quale conclusione potrà mai trarre? Non difendere i difensori significa lasciare l’intero sistema in balìa di chi vuol fare i propri comodi, sereno e certo di poter agire indisturbato. Ma con quale coraggio certa gente si guarda allo specchio sapendo che l’ennesimo Poliziotto è agonizzante in un letto d’ospedale a causa di un intervento che avrebbe potuto risolvere in pochi minuti e senza rischi? C’è abbastanza da sentire il voltastomaco”.
Non nasconde rabbia e sconcerto Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, nel commentare l’ennesimo ferimento di colleghi durante il servizio. Stavolta tutto è avvenuto a Prato, dove quattro poliziotti delle Volanti sono rimasti feriti, uno in maniera estremamente grave, nel tentativo di immobilizzare un cinese di 30 anni che in evidente stato di alterazione li ha colpiti ripetutamente con una sorta di forbici.
“Ancora in strada armati solo di pistole che non possiamo usare – incalza Maccari -, ancora in strada con la sola buona volontà e le nude mani con cui non possiamo che pregare di restare vivi, mentre da tempo immemore attendiamo dotazioni di una banalità e di un’economicità tali da innalzare oltre il limite del sopportabile la vergogna che dovrebbe subissare certe irresponsabili menti. Il tutto mentre le campagne di criminalizzazione delle Forze dell’Ordine impazzano sempre di più, gettando nello sconforto e nella demotivazione più assoluta colleghi costretti a non difendersi ed a fare da bersaglio a chiunque. Speriamo solo di non dover assistere alla visita del Sindaco di Prato in ospedale a trovare il giovane cinese protagonista di questa vicenda per chiedergli scusa se le sue forbici si sono imbrattate del sangue di quei quattro ‘cretini’ di Poliziotti……….”.