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La nuova frontiera nel mondo dei games. “Shocker”: una finta sedia elettrica venduta come giocattolo

2289635987_2007df0142Il brivido del condannato a morte a disposizione di chiunque, uomini e donne, adulti e bambini. Una finta sedia elettrica a gettoni si sta diffondendo nelle sale giochi europee. Il modello della macchina è ispirato alla sedia elettrica “standard” in molte carceri americane. Il cliente, dopo aver inserito il gettone, si “accomoda” su una sedia, si lega, impugna due manopole d’acciaio e comincia a vibrare con estrema forza. Quando non ce la fa più a resistere, alza le mani: se è stato capace di tollerare il supplizio abbastanza a lungo, dalla macchina esce una sorta di masochistico certificato, che ratifica il numero di volt della scossa elettrica corrispondente alle vibrazioni sopportate. Sul sito britannico Machine World che mette in vendita sia la sedia che il videogame chiamato “Shocker”  è scritto: “Prova di persona la spaventosa sedia elettrica Shocker, che utiliza 2000 volt di corrente. Di sicuro vi provocherà un certo pizzicore. Mostrate agli amici il fumo che viene prodotto all’aumentare del voltaggio. Rischio: limitato o assente.” E’ con queste parole che il prodotto viene descritto, ad un prezzo di 1000 $ (634 €), questa è la cifra a cui viene messa in vendita la sedia, per subire la somministrazione di scosse elettriche relativamente piccole ma assai fastidiose. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il problema è che si tratta di un meccanismo catologato fra i giochi di tipo A, accessibile anche ai bambini. Al momento, dunque, Shocker è un’iniziativa assolutamente legale, legittima. Resta il fatto che è diseducativo, perché familiarizza con la violenza anche se sono sicuro che anche chi è in favore di questo brutale tipo di condanna sarà d’accordo con me su una cosa: la pena capitale non è un gioco.

Lecce, 16 settembre 2014

Giovanni D’AGATA


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