Stintino Museo arti e mestieri, la mostra prosegue in Municipio
Successo per l’iniziativa che per due mesi è stata ospitata nei locali della scuola elementare.
STINTINO 19 settembre 2014 – Per quasi due mesi ha rappresentato un punto di riferimento per quanti volessero conoscere la storia del paese e riscoprire, attraverso le memorie di un tempo, anche la storia degli stintinesi e delle loro famiglie. Una narrazione fatta attraverso gli strumenti della pesca, della carpenteria, dei mastri d’ascia e dei maestri velai che il Museo delle arti e dei mestieri, dopo la chiusura dell’esposizione in via Lepanto, adesso parte della mostra prosegue nei locali del Comune di Stintino.
I corridoi del palazzo di via Torre Falcone si trasformano così in un museo che svela al visitatore lo sviluppo di un paese che, da una economia basata sulla pesca, è diventato negli anni una delle mete turistiche tra le più ambite dai turisti italiani e stranieri.
Sul registro ospiti si contano oltre mille visitatori che, in due mesi, hanno fatto tappa al Museo ospitato in via Lepanto. Un vero e proprio successo di pubblico che dimostra come i turisti, oltre al mare e alle bellezze del territorio, ricerchino anche cultura e tradizioni e, sempre di più, vogliano scoprire la storia dei luoghi che li ospitano.
Ecco perché «l’obiettivo è arricchire ulteriormente la mostra – ha detto la rappresentante dell’associazione Il Tempo della Memoria Francesca Demontis – e lavorare perché nel tempo si trovi una sede fissa che vada a implementare il percorso museale che il Comune sta costruendo».
Ecco allora che i profumi antichi, l’odore del mare sugli strumenti usati agli inizi del Novecento dai pescatori di Stintino, del legno lavorato dalle sapienti mani degli esperti maestri d’ascia del paese, saranno ancora a disposizione dei visitatori nelle sale del Comune. La mostra delle arti e mestieri è visitabile durante gli orari di apertura degli uffici comunali.
In questi due mesi, inoltre, l’associazione ha anche organizzato alcune serate che hanno permesso al pubblico di approfondire ulteriormente le tradizioni e di conoscere la storia, per certi versi ancora poco conosciuta, del territorio. Tra queste la“Serata vela latina” in collaborazione con “Avela Tradizionale” e, per ricordare i cento anni dallo scoppio della prima guerra mondiale, la presentazione del libro “Il Grande sacrificio” che ripercorre le storie di coloro che vissero in prima persona la Grande Guerra.
I locali della scuola di via Lepanto hanno ospitato anche la mostra delle “conchiglie del Mediterraneo”, allestita dall’associazione culturale “la Conchiglia” di Alfredo Camoglio che per l’occasione ha presentato la collezione rara delle micro conchiglie del Golfo dell’Asinara, assieme a quelle del Mediterraneo.
Interesse ha suscitato anche la mostra di libri e modelli di barche a vela latina in legno, realizzate in scala e organizzata dall’associazione “Avela Tradizionale”. L’associazione ha esposto più di cento libri, quindici modelli, fotografie, quadri e manifesti dedicati alla vela latina e al patrimonio marittimo, e ha fatto conoscere tradizioni e tematiche della vela latina e della Regata delle imbarcazioni con l’armo latino.