Fiumicino: mistero sugli algerini scomparsi
Fiumicino, è mistero su un gruppo di 35 algerini arrivati a settembre nello scalo internazionale letteralmente scomparsi
Secondo quanto riporta Rainews il gruppo di uomini, forse provenienti da Algeri o Istanbul sarebbe letteralmente sparito nel nulla. i e dà notizia Il Messaggero che riporta la denuncia dei poliziotti della Polaria, arrivata al termine di un’accesa assemblea. A quanto riportato dal quotidiano, i passeggeri algerini sarebbero scesi dall’aereo e poi sarebbero scappati eludendo il controllo dei documenti: non sarebbero saliti sulle navette che portano in aerostazione e alcuni avrebbero addirittura indossato tute come quelle utilizzate dal personale aeroportuale di terra per confondersi con gli operatori che scaricano i bagagli. Altri ancora avrebbero scavalcato le recinzioni dell’aeroporto. Una storia che gli agenti della Polaria avrebbero raccontato in assemblea chiedendo l’intervento del capo della polizia Alessandro Pansa. Secondo Andrea Margelletti, presidente del CeSi (Centro studi internazionali) le sparizioni di Fiumicino sarebbero legate al traffico umano dell’immigrazione clandestina o alla malavita organizzata. “Dall’inizio dell’anno – dice il segretario generale nazionale del sindacato di polizia Consap, Giorgio Innocenzi – sono circa 500 gli algerini arrivati all’aeroporto di Fiumicino e spariti nel nulla. Il fenomeno è ormai consolidato ed è stato segnalato sia al ministero dell’Interno sia alla direzione dello scalo romano”. Il sindacalista spiega che alcuni stranieri fermati “indossavano tute del personale impiegato nell’aeroporto” e sarebbero in corso indagini per accertare come se le siano procurate. “E’ un problema serio che non va sottovalutato – sottolinea – soprattutto in momento come questo in cui Roma viene indicata come obiettivo sensibile dei terroristi islamici. Ci sono centinaia di algerini in giro per l’Italia di cui non conosciamo l’identita’”. Per il sindacato andrebbe potenziata la vigilanza sui voli in arrivo da Algeri e da Istanbul. “Per gli arrivi di queste due tratte – conclude – andrebbe impiegato personale ad hoc e bisognerebbe creare percorsi obbligati”. Secondo quanto si è appreso da fonti investigative, al momento non ci sarebbe nessun allarme terrorismo legato alle fughe di questi stranieri. Il fenomeno viene considerato più una sorta di “nuova tratta” all’immigrazione clandestina. Rainews