Società

Ottobre africano e L’Italia si racconta al Cinema Trevi

ottobre africano e L'Italia si racconta al Cinema TreviGiunto alla sua dodicesima edizione, il festival Ottobre Africano tocca per il secondo anno consecutivo anche Roma, con una serie di eventi e spettacoli che investono le culture africane a 360 gradi, tra cui una “due giorni” al Cinema Trevi organizzata in collaborazione con la Cineteca Nazionale.

Nato a Parma su iniziativa dell’Associazione di promozione sociale “Le Réseau”, creata per favorire la reciproca conoscenza e la collaborazione fra immigrati e italiani e la convivenza fondata su rispetto, comunicazione e scambio culturale, Ottobre Africano continua a porsi come un festival delle culture e delle sinergie, itinerante e multidisciplinare, grazie all’impegno e alla passione di Cleophas Adrien Dioma.


Un’occasione da non perdere per riscoprire capolavori premiati ai festival internazionali, tra cui il Fespaco, il più antico festival di cinema creato nel continente africano,insieme alle JCC di Tunisi.

E momenti di riflessione sulla musica e sulle culture africane, oltre che sul presente e sul futuro del cinema africano e afrodiscendente in Italia.

Per maggiori informazioni: www.ottobreafricano.org

Rassegna a ingresso gratuito

 

giovedì 9 ottobre

Una serata all’insegna dei capolavori e dei grandi autori del cinema africano e di uno sguardo sul passato, presente e futuro del cinema afrodiscendente in Italia e nel mondo.

ore 17.00 omaggio al FESPACO

in collaborazione con l’ambasciata del Burkina Faso a Roma

a seguire Tey di Alain Gomis (Aujourd’hui, 2012, 86’)

Senegal, ai nostri giorni. La voce di un griot narra la storia di Satché, un giovane tornato in patria dopo che era stato inviato negli Stati Uniti per studiare. È un giorno particolare per lui: entro sera morirà. La madre e i parenti sono al contempo disperati e orgogliosi di questa consapevolezza e lasciano che Satché compia un percorso (attraverso le strade della città che ben conosce) in cui ritroverà sia persone che lo amano sia quelli che ne criticano l’operato. Giungerà infine dalla moglie e dai figli ancora in età infantile. Lì attenderà che arrivi la sua ultima ora. Con un indimenticabile Saul Williams, il film ha vinto l’Etalon d’Or all’ultima edizione del Fespaco, nel 2013.

In collaborazione con il COE di Milano – Versione originale con sottotitoli in italiano

 

ore 19.00 Presentazione della campagna di crowdfunding per il documentario Blaxploitalian di Fred Kuwornu, sulla presenza e la rappresentazione degli africani e degli afrodiscendenti nel cinema italiano, con proiezione del trailer.

Incontro conDaniela Ricci

 

a seguire Imaginaires en exil. Cinq cinéastes d’Afrique se racontent di Daniela Ricci (2013, 53’)

Newton Aduaka, John Akomfrah, Haile Gerima, Dani Kouyaté e Jean Odoutan, cinque grandi registi afrodiscendenti, si raccontano: i loro percorsi artistici e personali da Parigi a Washington, da Ouagadougou a Londra, passando per Uppsala e Ouidah. Le loro lotte e il loro quotidiano risuonano con le sequenze dei loro film, i cui personaggi e situazioni sono l’espressione delle loro identità complesse. Attraverso lo sguardo di questi cinque cineasti, costantemente alla ricerca di un equilibrio tra le diverse culture, le maschere cadono e i miti si fracassano!

Versione originale con sottotitoli in italiano

 

ore 21.00 Incontro conGianpaolo Bucci e Beatrice Ngalula Kabutakapua

a seguire (In)visible Cities di Gianpaolo Bucci e Beatrice Ngalula Kabutakapua (2014, 65’)

Questa è una storia che non ha fine. Inizia con una giovane donna, una guida di nome Beatrice. Beatrice è nata in Italia, ma il colore della sua pelle ha sempre richiamato all’attenzione di tutti la sua origine africana. Questa è la storia del suo viaggio alla ricerca delle sue radici. Per farlo non torna nel continente dal quale partirono i suoi genitori, ma va alla ricerca di altri “come lei”, seconde generazioni e migranti. E nel suo viaggio attraversa Cardiff, Los Angeles, New York e Istanbul. Come spiegano i due registi, (In)visible Cities «nasce come progetto indipendente e autofinanziato, fuori dal coro, con due obiettivi: raccontare i migranti africani in 13 città del mondo da un nuovo punto di vista; sfidare i canoni del giornalismo e del documentario».

Anteprima italiana – Versione originale con sottotitoli in italiano

 

venerdì 10 ottobre

Una finestra sulla cultura, il cinema e la musica dell’Africa lusofona e della diaspora.

In collaborazione con le ambasciate dell’Angola, di Capo Verde, del Mozambico e del Brasile a Roma.

 

ore 17.00 Mini aperitivo e conferenza di presentazione della serata

presentazione del libro e del (video) montaggio di Marco Boccitto

Capo Verde – un luogo a parte.  Storie e musiche migranti di un arcipelago africano(Exòrma, 2013)

 

Capo Verde non è verde: un arcipelago di dieci isole dove non piove mai. Isole dal cuore africano davanti a un dito di spelacchiata terra senegalese che le indicava già ai navigatori portoghesi del Cinquecento. Nel tempo, dalle isole di Capo Verde, l’emigrazione ha sparpagliato nel mondo molta più gente di quanta ne sia rimasta; e con la gente, la musica. La musica capoverdiana, la sua storia e i suoi colori. La voce della “diva a piedi nudi” Cesária Évora, la poesia del grande Eugénio Tavares, B.Leza, Bana e tutti gli altri. Un viaggio narrato tra ritmi e canzoni che racconta della morna, del “poeta senza tante parole”, di finaçon e coladera, della colonna sonora di Capo Verde oggi

  intervento musicale capoverdiano

 

ore 19.00 presentazione del progetto Axé

Il Projeto Axé nasce e si sviluppa in Brasile, a Salvador (Bahia), per iniziativa di un fiorentino, Cesare de Florio La Rocca, nel 1990. Una delle grandi realizzazioni è l’approvazione dello Statuto del bambino e dell’adolescente, nello stesso 1990, un documento di grande valore anche simbolico: il Brasile, dove il fenomeno dei bambini di strada, dello sfruttamento e della violenza sui minori è un problema gravissimo e antico, è stato anche il primo paese a dotarsi di uno strumento etico e giuridico per la tutela dei bambini. Iniziato come attività di Educazione di Strada, ovvero con educatori che lavorano direttamente nelle strade, successivamente, anche in base all’esperienza pratica e partendo dalle esigenze degli educandi stessi, il progetto ha creato spazi educativi e unità di accoglienza centrati su moda, stampa, danza, capoeira, musica, ecc.

a seguire ArtEducazione – Il cammino della cittadinanza di Paola Raguzzi e Nathalie Signorini (2012, 22’)

Il documentario illustra e mostra nella pratica i principi dell’artEducazione e della pedagogia del desiderio adottati da Projeto Axé a Salvador de Bahia per il recupero dei bambini e dei ragazzi di strada. In 22 anni di attività, Projeto Axé ha portato a una nuova vita circa 18.000 bambini, con una percentuale dell’85% di successo.

Versione originale con sottotitoli in italiano

 

ore 21.00 Por aqui tudo bem di Pocas Pascoal (Angola/Portogallo, 2011, 93’)

Alla fine dell’estate 1980, Maria e Alda, due sorelle di 16 e 17 anni, si rifugiano a Lisbona per fuggire dalla guerra in Angola. Del padre, rapito quattro anni prima, non si sa nulla. Sopravvivendo senza denaro, tra dormitori e incontri casuali, Maria e Alda aspettano, inutilmente, il ritorno della madre dall’Angola. Premio Unione Europea al Fespaco 2013, Premio per il Miglior lungometraggio a Los Angeles Film Festival e TAP Award al Miglior film in lingua portoghese al Festival IndieLisboa.

In collaborazione con il COE di Milano – Versione originale con sottotitoli in italiano

 

11-12 ottobre

 

L’Italia si racconta

L’Italia è immersa da anni in una modifica profonda: fatti originati da una storia lunga e complessa agiscono insieme a elementi provenienti dall’esterno della nostra società. L’Italia si racconta nasce da questa consapevolezza. Le eterne questioni del rapporto tra eros e amore, il peso di un passato che stentiamo a elaborare, le contraddizioni di una società ormai definitivamente aperta che non può più chiudersi nei suoi confini, le difficoltà dei nostri figli nel rapporto con la vita, il rapporto sempre più difficile con il potere e la responsabilità. Il Luce è orgoglioso di offrire, con l’aiuto determinante della FICE e l’ANEC Lazio, un panorama della miglior produzione documentaristica italiana. Si rivolge agli spettatori che amano la sala cinematografica per sottolineare la potenza di una proposta ben diversa dalla banalizzazione televisiva. Per tali motivi la Cineteca Nazionale non poteva esimersi dall’accettare questa indagine sulla realtà contemporanea proposta dal Luce, selezionando dai 17 titoli disponibili, 10 documentari.

sabato 11 ottobre

 

ore 16.30 Nuovi comizi d’amore di Italo Spinelli (2014, 79’)

L’amore nell’epoca del Viagra e del porno diffuso. Sulle tracce dell’inchiesta di Pasolini con la sceneggiatura di Vincenzo Cerami. Dal Nord al Sud interviste e confessioni attorno alla domanda: è ancora possibile tenere insieme eros, passione e amore?

 

ore 18.00 Fuoristrada di Elisa Amoruso (2014, 70’)

La storia di Pino/Beatrice, meccanico, campione di rally, transessuale, e della sua Marianna. Un amore che unisce una famiglia non convenzionale, in un Paese spesso troppo convenzionale.

 

ore 19.15 Felice chi è diverso di Gianni Amelio (2014, 93’)

Un viaggio in un’Italia segreta, raramente svelata dalle cineprese: quella del mondo omosessuale così com’è stato vissuto nel Novecento, dai primi del secolo agli anni Ottanta. Storie di repressione, censura, dignità, coraggio… e felicità.

 

ore 21.00 Berlinguer di Mario Sesti e Teho Teardo (2014, 20’)

Il ritratto di un leader dai momenti di grandezza e felicità alle terribili immagini della fine.

 

ore 21.30 Le cose belle di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno (2014, 88’)

Napoli e tre ragazzi, dalla fine degli anni Novanta a oggi. Fatica e bellezzadi crescere nella città piena di speranza del ’99. Cominciare a diventare adulti in quella bloccata di oggi.

 

domenica 12 ottobre

 

ore 16.30 Wolf di Claudio Giovannesi (2013, 61’)

Un padre, un figlio, precipitati nell’abisso della Storia del XX secolo. Dal ghetto di Terezin alla Roma di oggi, una tenace e commovente indagine sull’identità di un uomo, per ricostruire e liberare la propria.

 

ore 17.40 Racconti d’amore di Elisabetta Sgarbi (2014, 78’)

La memoria, la Resistenza, la seconda guerra mondiale, declinate in storia di individui e sentimenti privati. Luoghi fisici e luoghi d’elezione diventano sacche di tempo incontaminato, teatro di fantasmi amorosi e di desideri tra la vita e la morte.

 

ore 19.00 Lettera al Presidente di Marco Santarelli (2013, 69’)

Un viaggio nella storia recente e nei costumi degli italiani osservati da una visuale inedita: quella delle migliaia di lettere inviate dai cittadini ai loro Presidenti della Repubblica.

 

ore 20.15 Lo sposo di Napoli di Giogiò Franchini (2014, 60’)

Grande imprenditore, presidente di una squadra di calcio, produttore cinematografico, ebbe una grande quantità di amanti che esibiva con orgoglio. Si buttò in politica e fu la sua fine. Si chiamava Achille Lauro.

 

ore 21.30 Scandalo in sala di Serafino Murri e Alexandra Rosati (2014, 110’)

Serafino Murri e Alexandra Rosati parlano della censura, un meccanismo conservatore e di tutela dell’identità italiana a cui si contrappone talvolta il sogno e l’apertura del cinema. Tra strappi, resistenze e passioni, il cambiamento di un Paese.

 

 

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