Contestualmente sono state denunciate altre 15 persone, tutte di nazionalità cinese, indagate per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento della permanenza illegale dello straniero in Italia. Una cinquantina i clienti identificati dagli agenti del commissariato di Assisi, molti dei quali professionisti.
Alle giovani donne la coppia di connazionali promettevano un lavoro da massaggiatrici in centri benessere, mentre, una volta in Italia con la mediazione di un’agenzia di viaggi cinese alla quale versavano circa 20 mila euro, venivano private del passaporto e segregate in appartamenti presi in affitto dove venivano costrette a prostituirsi.