Società

Massimo Caccia in mostra alla Dars di Milano

5813_1 Milano- Gli animali sono i protagonisti delle scene più interessanti che l’artista lombardo Massimo Caccia crea per la gioia sua e del suo pubblico. Queste bestie Sono anche le protagoniste della personale che verrà inaugurata sabato 18 allo Studio Dars di Milano: “ Essenziale, ironico, illustrativo, enigmatico, assurdo, sospeso, immediato e perfetto” Sono questi gli aggettivi con i quali Daniele Decia curatore della mostra descrive lo stesso Caccia. “ Osservando attentamente gli animali di Massimo Caccia- dice Decia- ricavati minimalmente su tavole di legno quasi fossero incisioni geometriche vettoriali, viene in mente ciò che Moliere diceva degli animali, cioè che le bestie non sono poi così bestie come si pensa”. Massimo Caccia, nato a Desio (Mi) nel 1970, ha afrequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera, diplomandosi in Pittura.

Impegnato principalmente in ambito pittorico, ha esposto in varie mostre collettive e personali. Oltre a dipingere, ha creato titoli di testa per alcuni cortometraggi, disegnato scenografie e realizzato marionette. Nel 2001 ha realizzato un’animazione per la campagna natalizia di Tele+. Nel 2007 ha pubblicato la graphic novel Deep Sleep (Grrrzetic Editrice) e illustrato per la casa editrice Topipittori: Ninna nanna per una pecorella, C’è posto per tutti eLa più bella colazione del mondo. Vive e lavora a Vigevano. Tornando agli animali soggetti delle sue opere così commenta Decia: “ Caccia immortala queste bestie dipingendole con un’incredibile tecnica essenziale, impeccabile da un punto di vista di linea e di segno e con una colorazione piatta e priva di ombre, in situazioni che si trasformano in piccoli enigmi da risolvere. Sono tavole che diventano racconti, che stimolano la fantasia di qualunque osservatore. Definirlo pop è riduttivo, nonostante la chiave di lettura dei suoi quadri sia apparentemente semplice, è una chiave in qualche modo magica che apre all’inaspettato, al sorprendente. L’impeccabile rigore estetico e tecnico trasforma le “bestie” di Caccia, sapientemente incorporate in un fotogramma dal taglio decisamente cinematografico, in capolavori dell’assurdo, grazie anche a quel senso di sospensione che si avverte guardandole”. La mostra resterà aperta fino al 14 novembre.

CLAUDIO ALMANZI

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close
Privacy Policy Cookie Policy