Il loro obiettivo, hanno riferito gli investigatori, è fallito per “il netto rifiuto opposto dalle persone offese”.
Il provvedimento arriva dopo le indagini scaturite a seguito di una serie di atti intimidatori avvenuti a Marano Marchesato nella notte tra il 6 ed il 7 maggio scorsi ai danni del sindaco, Eduardo Vivacqua, del vicesindaco Giuseppe Belmonte e dell’assessore Domenico Carbone.
Le indagini avrebbero permesso di riscontrare come le intimidazioni fossero finalizzate a costringere i tre amministratori pubblici ad assumere, presso il Comune di Marano o in un centro commerciale gestito da Belmonte, cinque persone legate per parentela o vicinanza ad esponenti contigui ad una cosca locale.