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Secondo operatore sanitario negli Stati Uniti risultato positivo ai test sull’Ebola

ospedale, medicinaIl secondo operatore sanitario presso il Texas Health Presbyterian Hospital, che ha fornito assistenza al primo paziente di cui era stata diagnosticata l’Ebola negli Stati Uniti, è risultato positivo alla malattia.Il nuovo paziente ha evidenziato sintomi della patologia tra cui febbre martedì 14 ottobre ed è stato immediatamente isolato all’interno dell’ospedale. Una prova preliminare è risultata positiva e il Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta sta attualmente eseguendo un test di conferma su un campione separato.Questo è il terzo caso di trasmissione nosocomiale in paesi al di fuori dell’area interessata in Africa occidentale, dopo che un altro operatore della sanità a Dallas ed una in Spagna sono stati infettati. Intanto la Liberia, il paese più colpito da ebola, ha lanciato un appello che testimonia il livello dell’emergenza; chiede, tra l’altro, 85 mila sacchi per cadaveri, essenziali anche per prevenire la diffusione del contagio nei prossimi sei mesi.Il sesto aggiornamento di valutazione rapida del rischio dell’ECDC (Ente Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie), evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, fornisce opzioni per la riduzione del rischio e sottolinea la necessità di prepararsi per l’individuazione tempestiva e adeguata gestione dei casi che possono manifestarsi tra i viaggiatori dopo un periodo di incubazione asintomatico di fino a tre settimane.

Lecce, 17 ottobre 2014                                                                                                                                                                                            

Giovanni D’AGATA

 


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