Esuberi ameridiana e #262acasa Accenture in piazza, Incateniamoci al diritto al lavoro
– Oggi una catena umana in tutta Italia lega gli Esuberi Meridiana e i cassintegrati Accenture incatenati nelle città sedi del loro lavoro con la manifestazione:
“INCATENIAMOCI al DIRITTO al LAVORO”
Art. 1 l’ITALIA è UNA REPUBBLICA FONDATA sul SILENZIO delle ISTITUZIONI di fronte alla PRIVAZIONE del DIRITTO al LAVORO
Così recitano i cartelli che si leggono nel silenzio di centinaia di lavoratori che a ROMA, MILANO, VERONA, OLBIA, CAGLIARI, PALERMO; si stanno comportando alla pari delle Istituzioni che li hanno abbandonati di fronte a due vertenze frutto dell’imprenditoria priva di responsabilità sociale e volta solo al mero sfruttamento del territorio, delle persone, con l’avallo della politica consenziente: Meridiana e Accenture.
Ma i #262acasa e le “magliette rosse” non hanno assistito a questo scempio in modo passivo: si sono attivati da mesi sui social network, sono stati nelle scuole, nei teatri, hanno fatto mobilitazioni, sono saliti sui tetti, sulla torre dell’aeroporto di Olbia e per questo hanno avuto il sostegno dell’opinione pubblica, di artisti e personaggi del jet set; persino Sua Santità Papa Francesco ha rivolto il Suo monito ai responsabili “NESSUNA FAMIGLIA SENZA LAVORO!”. A nulla è servito per smuovere le coscienze di chi può mettere freno a questa mattanza sociale.
Oggi nelle piazze hanno deciso di scendere UNITI, INCATENATI a quel DIRITTO al LAVORO di cui le ISTITUZIONI non si sono fatte garanti.
Accenture: multinazionale nei servizi di consulenza, nel momento in cui il cliente British Telecom decide di recedere dal contratto, licenzia in tronco i 262 dipendenti della sede di Palermo, in una Sicilia già in agonia per la crisi. Da ieri sono in mobilità.
Meridiana: dopo un’azione di dumping interno, con il lavoro passato ad una compagnia low cost comprata per 80 milioni quando i dipendenti erano già in regime di CIGS a spese dallo Stato (in merito si aspetta con ansia un’azione della Procura di Tempio dopo le indagini del Gico della Gdf). Anche qui i 1634 lavoratori sono prossimi alla mobilità. Esito di un tavolo interministeriale FARLOCCO a cui l’azienda ha partecipato come pro-forma, senza mai presentare un piano di rilancio aziendale. Le istituzioni sono state a guardare, non imponendo neanche quella forma di ETICA INDUSTRIALE che ad un TAVOLO di questo livello sarebbe d’obbligo.
Questo succede nell’Italia dello sbandierato rilancio, dell’ottimismo dei selfies, dove si dibatte di articolo 18: migliaia di famiglie (senza considerare l’indotto) sono LASCIATE per STRADA nel SILENZIO – ASSENSO TOTALE delle ISTITUZIONI.
Questa è l’Italia reale. Scendete in piazza oggi. In silenzio. A celebrare il funerale dell’articolo 1 della nostra Costituzione, dalle ore 10.00 alle ore 12.00
ROMA: Largo Carlo Goldoni – MILANO: piazza San Babila – VERONA: piazza Brà
CAGLIARI: piazza Yenne – OLBIA: piazza Regina Margherita – PALERMO: Piazza Politeama