Striscia la Notizia e Unicef insieme per la sicurezza dei bambini sui motorini!
È firmato da Pietro Favorito il mini episodio a fumetti con protagonista Luca Abete e Ciccioriccio!
Da oggi è disponibile in formato digitale il fumetto “Se casco senza casco… sono caschi miei!” pensato per LAB Production da Pietro Favorito e disegnato da Domenico Nagliero. Si tratta di una mini storia di quattro tavole tutte a colori con protagonista l’inviato più inviato del momento di “Striscia la Notizia”, Luca Abete, e il simpaticissimo Ciccioriccio. Il fine è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e gli stessi bambini, sull’importanza della sicurezza dei più giovani a bordo dei motocicli, ribadendo non solo l’obbligatorietà (oltre che la sensatezza!) dell’uso del casco, ma anche l’età minima stabilita dalla legge per i piccoli passeggeri, che è di 5 anni.
Il problema è noto, e non solo a chi abita a Napoli. Chiunque segua “Striscia la Notizia” e in particolare i servizi di Luca Abete, lo ha visto inseguire e ammonire con partecipazione gente che scorrazza tranquillamente per le vie del capoluogo partenopeo in scooter senza casco e con più di un passeggero a bordo. Spesso si tratta di genitori irresponsabili all’uscita delle scuole dei propri figli, che ricambiano le civili osservazioni dell’impavido inviato con atteggiamenti e risposte non altrettanto educate e costruttive. E il ruolo del genitore “fuorilegge” è toccato proprio ad uno dei personaggi più riusciti della miniserie Lady Mafia, ovvero Nicola Giaccherini, che vediamo sulla copertina di “Se casco senza casco… sono caschi miei”, in sella a un motorino mentre porta in giro la moglie e i figli!
Dunque, con il prezioso sostegno di “Striscia la Notizia” e “Unicef”, e con il patrocinio del “Ministero dell’Istruzione, dell’Università, e della Ricerca”, il fumetto ricostruisce tutto l’impegno di Luca Abete, senza tralasciare nulla. E poi si spinge oltre. Del mini episodio, i ragazzi sono infatti non solo i protagonisti, ma anche e soprattutto i destinatari del messaggio. Partendo da presupposti assurdi, surreali ma tristemente documentati, in cui i genitori sono incapaci di riconoscere un pericolo reale e concreto, paradossalmente si fa appello al giudizio dei piccoli, chiamati a insegnare ai grandi, dicendo “NO!” alla guida senza casco e gridando “Basta!” alla inosservanza delle regole più in generale. Indovinata, infine, la trovata di inserire nella vicenda il personaggio “Ciccioriccio”, un simpatico riccio umanizzato atto a rendere la lettura più accattivante e allo stesso tempo più leggera.
Tutti pronti, quindi, a sfogliare online o scaricare “Se casco senza casco… sono caschi miei” da questo link: http://issuu.com/contattiartisticilucaabete/docs/secascosenzacascosonocaschimiei