Olio d’Oliva: imprenditori per la difesa della qualità
Per ASSITOL e FEDEROLIO la competenza degli imprenditori del settore garantirà la selezione degli oli qualitativamente migliori sul mercato, nonostante la difficile campagna in corso nel nostro Paese, per la quale si stima un – 35% rispetto a quella del 2013.
Roma, 10 novembre 2014 – Imprenditori oleari a difesa della qualità dell’olio. È l’impegno assunto da ASSITOL e FEDEROLIO, le due associazione rappresentative del settore, per garantire i consumatori italiani e stranieri.
Con l’avanzare della campagna olearia appare sempre più chiaro che in Italia si produrrà poco olio, con l’effetto di un inevitabile aumento dei prezzi del prodotto nazionale. Secondo le previsioni di produzione elaborate da Ismea, la produzione italiana 2014 si attesterebbe infatti intorno alle 302mila tonnellate, contro le 464mila indicate dall’Istat per il 2013, con un calo dunque del 35%.Anche la qualità del prodotto, a causa degli attacchi della mosca olearia, è a serio rischio.
Come ogni anno, le aziende del commercio e dell’industria olearia assorbiranno tutta la produzione olivicola nazionale commercializzata, ma per poter arrivare a soddisfare il fabbisogno totale del nostro Paese, pari a 1 milione di tonnellate(circa 600mila per il consumo interno più 400mila per l’export) e continuare a rispondere alle esigenze dei consumatori italiani e stranieri, le aziende avranno la necessità di importare oltre 600mila tonnellate di olio, da aggiungere alle circa 300mila che potranno dare quest’anno gli oliveti italiani.
Assitol e Federolio assicurano il pieno impegno dei propri soci nella selezione degli oli qualitativamente migliori. In tal senso, l’esperienza e la competenza che sono in grado di esprimere gli esperti del settore oleario italiano sono una garanzia nell’assicurare al consumatore quel mantenimento del livello qualitativo che le loro marche da sempre esprimono in tutto il mondo.
Il tutto in piena trasparenza e corretta informazione del consumatore: sarà possibile verificare agevolmente l’origine del prodotto, indicata sull’etichetta e, a breve, finalmente evidenziata sulla parte frontale per tutto ciò che sarà imbottigliato dopo il 13 dicembre, quando inizieranno ad applicarsi le nuove norme comunitarie sull’etichettatura degli oli d’oliva.
L’Italia detiene il primato mondiale a livello di consumi interni oltre a quello di esportatore di olio di oliva in confezioni;primato quest’ultimo che è stato in grado di assicurare nel 2013 oltre 1 miliardo di Euro alla la bilancia commerciale nazionale.
A sostegno della qualità e della trasparenza, ASSITOL e FEDEROLIO auspicano inoltre una stretta collaborazione con le Istituzioni perché sia possibile approvvigionarsi in maniera trasparente delle quantità necessarie a coprire il fabbisogno nazionale e estero. “Con l’obiettivo di contrastare gli operatori disonesti – affermano le due associazioni di settore – ci auguriamo che i controlli siano stringenti su tutti gli anelli della filiera, partendo dal campo e dal frantoio passando per il commercio e fino all’industria, grazie al sistema nazionale di tracciabilità”.