ISRE Presentazione a Nuoro, Cagliari e Oristano del libro di Enrica Delitala
L’ARCHIVIO E L’ATLANTE DEMOLOGICO SARDO – Frammenti di storia degli studi (1957 – 2009), memorie e documenti, edito dall*ISRE.
Luned足 1 dicembre a Nuoro, marted足 2 dicembre a Cagliari e mercoled足 3 dicembre a Oristano, sar角 presentato l*ultimo lavoro di Enrica Delitala, L’ARCHIVIO E L’ATLANTE DEMOLOGICO SARDO – Frammenti di storia degli studi (1957 – 2009), memorie e documenti, edito dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico.
A Nuoro la presentazione si terr角 alle ore 17,30 nei locali della Biblioteca dell*ISRE in via Papandrea, 6, a Cagliari alle 17,30 presso la Cittadella dei Musei nell*aula Coroneo e a Oristano alle 17,00 nei locali del Centro Servizi Culturali dell*U.N.L.A. in via Carpaccio, 9, secondo il seguente programma:
Nuoro
1 dicembre 2014.
Biblioteca dell*ISRE. Via Papandrea, 6
Ore 17,30
Saluti
Bruno Murgia Presidente dell*ISRE
Alessandro Bianchi Sindaco di Nuoro
Interventi
Pietro Clemente Professore emerito Universit角 di Firenze
Gabriella Da Re Universit角 di Cagliari
Graziella Sedda Delitala gi角 Direttrice della Biblioteca universitaria di Cagliari
Coordina: Antonio Deias Direttore Generale f.f. dell*ISRE
Locandina Nuoro
Cagliari
2 dicembre 2014.
Cittadella dei Musei. Aula Coroneo
Ore 17,30
Interventi
Bruno Murgia Presidente dell*ISRE
Pietro Clemente Professore emerito Universit角 di Firenze
Anna Lecca gi角 Docente di Storia delle tradizioni popolari Universit角 di Cagliari
Giulio Paulis Universit角 di Cagliari
Paolo Piquereddu gi角 Direttore Generale dell*ISRE
Graziella Sedda Delitala gi角 Direttrice della Biblioteca universitaria di Cagliari
Coordina: Gabriella Da Re Universit角 di Cagliari
Locandina Cagliari
Oristano
3 dicembre 2014.
Centro Servizi Culturali UNLA
Via Carpaccio, 9
Ore 17,00
Interventi
Pietro Clemente Professore emerito Universit角 di Firenze
Nando Cossu saggista, studioso di tradizioni popolari
Antonio Deias Direttore Generale f.f. dell*ISRE
Anna Lecca gi角 Docente di Storia delle tradizioni popolari Universit角 di Cagliari
Coordina: Marcello Marras Direttore del Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano
Locandina Oristano
Vai al contenuto della pagina Dalla Premessa di
FRAMMENTI DI STORIA DEGLI STUDI
L*ARCHIVIO E L*ATLANTE DEMOLOGICO SARDO (1957-2009)
MEMORIE E DOCUMENTI
# Il testo che segue ripercorre tutta la vicenda di quello che, pur nell*eterogeneit角 di alcune parti, 豕 stato definitivamente denominato ※Archivio ADS§ o ※Archivio dell*Atlante Demologico Sardo§ essendo questo il progetto unificante e distintivo di tutta la nostra storia di demologi.
Il momento del passaggio, sicuramente tormentato e faticoso per tutte le parti, non segn辰 tanto l*atto finale dell*esistenza di un gruppo quanto l*inizio di un cammino a ritroso nelle nostre vite e nella riflessione critica sul nostro operato.
La lunga e complessa fase operativa che, tra il 2009 e il 2010, precedette e accompagn辰 il trasferimento a Nuoro comport辰, in stretta collaborazione con l*ISRE, l*identificazione di tutta la documentazione interessata, edita e inedita, la descrizione dettagliata dei singoli settori, una prima elencazione analitica dei documenti. Alla fatica materiale, in questa fase, si accompagnarono la tensione psicologica della separazione ma anche la gratificazione che ci veniva dalla certezza di aver messo insieme un corpus documentario di notevole valore storico e d*importanza non solo locale ed episodica, dal pensiero di aver contribuito a salvare alcune tracce della cultura popolare della Sardegna, dal senso di non aver lavorato inutilmente, di aver in qualche misura insegnato ai nostri studenti a guardarsi intorno e a conoscere la storia della loro terra, di avere fornito un servizio pubblico cos足 come Cirese ci aveva insegnato.
Come si pu辰 vedere da una lettera riportata nel primo capitolo di Frammenti di storia degli studi (∫ 1.1), Cirese accolse molto positivamente e con commozione la notizia dell*operazione appena conclusa e condotta, anche a suo giudizio, con correttezza e disinteresse personale# Le vicende dell*Atlante Demologico Sardo e del suo Archivio risvegliavano memorie antiche, lo portavano a rivivere momenti importanti della sua vita; probabilmente ritrovava in noi e nelle nostre attivit角 di gruppo un riconoscimento anche del suo lavoro e un segno di continuit角 nel tempo e di trasmissione di intenti. Non a caso il 18.11.2009 ci scriveva: «Grazie per le notizie ma soprattutto grazie per il lavoro cos足 faticoso ma cos足 importante per i nostri studi: 豕 consolante l*amore che portate per tanti anni di lavoro e di dedizione comuni. [#] Cominciammo insieme ed 豕 bello che dopo pi迄 di cinquanta anni, insieme siamo ancora»; e il 1 gennaio 2010, rispondendo, con parole incoraggianti, ad una mia nella quale tracciavo uno schema dello scritto appena iniziato sull*Archivio ADS: «so che lei ha la forza non solo per progettare questo coronamento dei nostri studi, ma anche per portarlo a compimento» ed offriva spontaneamente la sua collaborazione e «qualche incremento» (vedi ∫ 3.8.3 e 4.2).
A questa visione ※sentimentale§ e autobiografica si collegano l*impegno e l*entusiasmo con cui, per pi迄 di un anno, mi affianc辰 nella stesura del testo qui di seguito pubblicato. Com*era da lui, instancabilmente rispondeva a tutte le mie richieste di dati, faceva memoria di persone e avvenimenti lontani, precisava o correggeva quanto io andavo scrivendo, dava un giudizio sulle pagine che gli inviavo in prima stesura; ad una cernita nei cassetti e tra i faldoni del suo archivio si devono documenti ora inseriti nell*Archivio ADS; al suo intuito, alla sua capacit角 di fare storia degli studi, di collegare il passato col presente e di vedere nel futuro, si deve la spinta a dilatare e a pubblicare uno studio originariamente breve e destinato solo all*ISRE per uso interno. Scorrendo la posta trovo un susseguirsi di messaggi nei quali sollecita la conclusione del lavoro e ne suggerisce ampia divulgazione. Rileggendo oggi la corrispondenza, mi colpisce la vena di malinconia che attraversa due lettere, rispettivamente del 6 dicembre 2010 e del 15 febbraio 2011:
«Il lavoro 豕 davvero eccellente. Ma che fatica! Molto bella la storia del cammino 岸 non inutile! 岸 che ha portato dall*Atlante all*Archivio: una storia che non 豕 solo sarda ma anche italiana ed europea. [#] Penso che sarebbe il caso di dare comunicazione del testo a tutte le persone menzionate [#] . Un abbraccio e un caldissimo grazie per questo servizio reso alla storia dei nostri studi».
«Cara Enrica, ho riletto 岸 meglio: il lettore ※Maestro§ mi ha riletto 岸 il secondo paragrafo dei suoi Frammenti di storia. Deve essere fiera del lavoro che con cos足 grande lucidit角 e tenacia ha condotto per tanti anni. Capisco che lei non voglia divulgare lo scritto prima di averlo completato: 豕 un desiderio pi迄 che giusto. Io per辰 sono molto vecchio, e le confesser辰 che aspettare mi costa».
In realt角 la redazione di Frammenti era ormai quasi conclusa e, dopo un*ultima revisione, il testo fu consegnato all*ISRE e diffuso tra i co-autori il 4 aprile; scrissi a Cirese in tale data rassicurandolo anche su un accordo gi角 preso con Paolo Piquereddu per la ※divulgazione§ a cui tanto teneva. Un mio ulteriore messaggio, del 22 aprile, con gli auguri di Pasqua, gli ultimi aggiornamenti, la promessa di una mia trasferta a Roma, rimase senza risposta perch谷 Cirese fu ricoverato al Policlinico e la sua postazione al computer rimase vuota.
In quel settembre del 2011 abbiamo avvertito il bisogno di una sospensione dei lavori; da un lato c*era il rammarico di non aver fatto in tempo ad offrire a Cirese il volume finito, dall*altro il bisogno di aggiornare lo scritto dopo gli ultimi avvenimenti. Questa Premessa 豕 motivata dai sentimenti che in quei giorni agitarono me, Chiarella, Anna ed i colleghi dell*ISRE, facendoci rivivere il lungo rapporto di lavoro e di affetto con Alberto Cirese. Di comune accordo abbiamo deciso di pubblicare il testo, di cui anch*egli 豕 stato autore, nella versione originaria fatta eccezione per poche e secondarie modifiche rese necessarie anche dal passaggio alla stampa#
Ad Alberto Mario Cirese 豕 dedicato questo volume, nel ricordo anche delle piccole grandi cose a cui ci aveva abituato e che ci mancano: la sua inconfondibile voce, i suoi luoghi che ora sono diversi (Villa Mirafiori, Piazza Capri con lo studio pieno di libri ed il computer sempre acceso), i cartoncini di Natale e le poesie in molisano di Eugenio Cirese.
Con eguale affetto dedichiamo questa ricostruzione della nostra piccola storia all*ultimo dei grandi vecchi della Facolt角 di Lettere e Filosofia di Cagliari, Giovanni Lilliu, che ci ha lasciato il 19 febbraio 2012. Tra il grande archeologo ed il grande demoantropologo, pur nella differenza di carattere e spesso di posizioni, ci fu un rapporto di reciproca stima e amicizia, una stretta collaborazione filtrata attraverso la Facolt角 ed attraverso l*Istituto Etnografico di cui Lilliu fu promotore e presidente per un decennio, una guida sapiente, equilibrata e ricca di umanit角.
Enrica Delitala
INFO:
Istituto Superiore Regionale Etnografico
Via Papandrea, 6 Nuoro 每 tel. 0784 242900