Italia

La Confcommercio contro la criminalita’

legalita_mi_piace_2014Sanremo- Una importante iniziativa volta alla promozione della legalità è stata intrapresa dalla Confcommercio imperiese.

“Legalità mi piace” è il titolo dell’  iniziativa che si terrà mercoledì ( inizio alle ore 10 e 30 nella Sala Riunioni del Teatro Ariston di Sanremo) con  la quale la Confcommercio vuol porre l’attenzione dell’ opinione pubblica sul fenomeno della criminalità nel commercio, nel turismo, nei servizi e nei trasporti. Si tratterà di un vero e proprio forum sulle attività criminali che gravano sulle imprese del terziario di mercato. In particolare è previsto un Consiglio Provinciale aperto alle istituzioni. “La recessione economica non ha risparmiato nessun settore e nessun territorio. Effetti che continuano a colpire le imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti. Situazione questa – sottolineano alla Confcommercio – che ha acuito i fenomeni criminali amplificando le azioni della criminalità organizzata e la percezione di insicurezza dei cittadini e dei territori”. Nei mesi scorsi la Confcommercio ha lanciato il progetto “Legalità mi piace” proprio per promuovere la legalità. Per sondare e misurare il fenomeno della illegalità, Confcommercio ha messo on line sul sito della confederazione un questionario da proporre agli associati. I dati raccolti sono stati elaborati e studiati al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica, le istituzioni e il Governo per prevenire e contrastare con maggiore efficacia il fenomeno.

 “Il questionario che è stato proposto agli associati tramite il sito – spiegano alla Confcommercio  – si proponeva di studiare e capire come sono cambiati in questi ultimi anni i fenomeni criminali che colpiscono i settori del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti. È una raccolta dati importante per approfondire meglio, attraverso il vissuto di chi lavora quotidianamente sul campo, quali sono le minacce maggiori alla legalità e intraprendere le azioni necessarie per sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni”.

       PAOLO ALMANZI


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