Il Dalai Lama dal 12 al 14 dicembre sarà a Roma per partecipare al XIV vertice mondiale di Premi Nobel per la pace.
Nel vertice dedicato a Nelson Mandela, fra i premi Nobel invitati a Roma ci sono oltre al Dalia Lama il russo Mikhail Gorbaciov, Betty Williams, David Trimble, Jody Williams, Jose Ramos-Horta, Lech Walesa, Leymah Gbowee, Mairhead Maguire e Shrin Ebadi.
In un’intervista a Repubblica il Dalai Lama ha sottolineato quanto oggi il concetto di religione sia cambiato e debba essere cambiato ”Nonostante la sua importanza come guida morale capace di dare un senso alla vita, nel mondo laico di oggi la religione da sola non è più adeguata quale base per l’etica. Dovremmo trovare un approccio etico alla mancanza di valori che possa essere accettabile da chi ha fede e chi non ne ha. È di un’etica laica che parlo. Valori interiori da trasmettere attraverso l’istruzione”.
E intanto se i tibetani avevano sperato in un incontro del loro leader con Papa Francesco, il Vaticano ha fatto sapere che non sono previste udienze ai Nobel. La Santa Sede in questa decisione inevitabilmente ha tenuto conto delle pressioni che la Cina fa contro leader politici e governi che accettano il confronto con il leader religioso tibetano in esilio.
Ci sarà invece un messaggio del Papa all’incontro, firmato dal Segretario di Stato Pietro Parolin.
A Roma inoltre è stata già annunciata una mobilitazione cinese contro il Dalai Lama: assieme ai suoi sostenitori dovrebbe trovare alcuni contestatori, seguaci del culto Shugden sostenuto dalla Cina che chiedono libertà religiosa.
