Editoriali

Successo per Massimo Schiavon a Noto dove si va verso il gemellaggio con i Fieui Di Caruggi

P1130128 (1)Albenga- Ancora una volta i “ Fieui di caruggi” sono stati protagonisti di un grande evento culturale, questa volta in Sicilia. Il nuovo anno non poteva iniziare meglio di così per gli eterni ragazzacci dei vicoletti ingauni. I Fieui di caruggi, Trafficanti di sogni, sono stati infatti protagonisti nella splendida cornice del teatro di Noto (Siracusa): “ In quel famoso gioiello dell’arte barocca- ci ha detto Gino Rapa, portavoce dei Fieui- si è svolto alla presenza di un pubblico coinvolto ed entusiasta lo spettacolo “ Ero molto più ubriaco di voi” con protagonista il cantautore siciliano Ugo Mazzei e la sua band. Come il titolo lascia intendere si è trattato di una serata all’insegna della musica e della poesia di Fabrizio De Andrè. Ospite d’onore il cantautore ligure Massimo Schiavon che ha presentato la sua “Trafficanti di sogni” , dedicata a don Gallo e ai Fieui di caruggi di Albenga , composta e cantata per la prima volta in occasione di “Ottobre … De Andrè” , la manifestazione organizzata ogni anno dai ragazzi dei vicoli del centro storico ingauno”. Grande soddisfazione ed entusiasmo anche per Ugo Mazzei, protagonista ed ideatore dell’evento: “Straordinaria la partecipazione del pubblico – ci ha detto Mazzei- e toccante l’interpretazione dell’ amico Massimo. Ma le cose non si fermeranno di sicuro qui. Voglio venire presto ad Albenga per mettere in campo una sorta di gemellaggio con i Fieui di caruggi !”. Anche Massimo Schiavon si dichiara molto felice per l’ esperienza siciliana: “ Abbiamo ricevuto – ci ha confessato Schiavon- una ospitalità generosa e commovente, in un teatro splendido, alla presenza di un grande pubblico partecipe. Ho portato in Sicilia i giallorossi fazzolettoni dei Fieui di Caruggi e sono certo che questa operazione darà buoni frutti. E non dimentichiamo che il concerto aveva uno scopo benefico, a favore della piccola Miriam che ha bisogno di un cuore nuovo. Speriamo davvero di avere contribuito a realizzare un sogno!”.

PAOLO ALMANZI


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