Sclerosi Multipla e CCSVI: Ussai (M5S) interroga la Regione FVG sullo studio Brave Dreams

  REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA – CONSIGLIO REGIONALE

Interrogazione orale
Consigliere interrogante: Ussai
Gruppo consiliare: MoVimento 5 Stelle
Presentata il: 9/01/2015
Oggetto: Per quali motivi la Regione ha perso l’occasione di partecipare alla sperimentazione Brave Dreams sulla sclerosi multipla?

Premesso che la sclerosi multipla, malattia gravemente invalidante che colpisce circa 63.000 persone in Italia di cui 1500 nella nostra regione, è una malattia di cui non si conoscono ancora le cause né si conosce ancora una terapia definitiva e valida per tutti;

premesso che è in atto la sperimentazione clinica Brave Dreams, promossa dal’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara e guidata dal prof. Zamboni, che consiste in uno studio randomizzato multicentrico per la valutazione dell’efficacia e della sicurezza dell’intervento di disostruzione delle vene extracraniche nel trattamento della sclerosi multipla; tale studio prevede l’arruolamento di pazienti in diversi centri italiani ed è in doppio cieco per valutare l’efficacia dell’intervento depurata dal cosiddetto effetto placebo;

appreso dalla stampa che l’Azienda Ospedaliera di Ferrara ha reso nota la conclusione, al 31 dicembre 2014, della prima fase dello studio clinico Brave Dreams che prevedeva il reclutamento e l’intervento su tutti i pazienti selezionati in 8 centri italiani coordinati dall’Ospedale S. Anna di Ferrara;

rilevato che nell’elenco dei centri coinvolti nella sperimentazione non figura alcun centro della nostra regione;

considerato che la Direzione centrale salute, rispondendo alle sollecitazioni dei malati, aveva sostenuto la partecipazione allo studio Brave Dreams con i due centri neurologici di Trieste e Udine;

rilevato che il centro di Trieste non ha superato la fase di addestramento del personale coinvolto mentre il centro di Udine, pur avendo concluso positivamente la formazione dei medici e di tutto l’iter amministrativo che consentiva la piena adesione all’iter sperimentale, appare ora escluso per il superamento dei termini previsti per l’arruolameto dei pazienti;

sottolineato che l’esclusione della nostra regione dalla sperimentazione costringerà i pazienti ad affrontare lunghi viaggi e trasferimenti per sottoporsi agli interventi, a proprie spese e con tutte le difficoltà legate alla malattia, fuori regione se non addirittura all’estero;

tutto ciò premesso

si interroga la Giunta regionale per sapere

perché nonostante la dichiarata volontà regionale di partecipare allo studio Brave Dreams, i notevoli costi sostenuti per la formazione dei medici e l’acquisto delle strumentazioni diagnostiche nonchè la promessa di reclutamento a una sessantina di pazienti, siano stati superati i termini per l’inserimento del centro di Udine nella sperimentazione.