Il Coisp scrive al Presidente Renzi per “svegliare” il ministro dell’Interno. Di seguito il testo così come ricevuto
Egregio Signor Presidente del Consiglio,
in un momento in cui è richiesto al personale della Polizia di Stato un’attenzione sempre maggiore a tutela delle Istituzioni e dei cittadini di questo Paese ed una maggiore sottoposizione ai rischi della loro professione, appare incredibile la disattenzione che si rileva nei loro confronti da parte di chi, più di tutti, dovrebbero preoccuparsi di mantenerne alto il morale, specie se tale compito si palesa nella semplice apposizione di una firma.
Dalla fine dello scorso anno il Ministro dell’Interno ed il Capo della Polizia (forse per colpa dei rispettivi uffici, ma se così fosse è un problema che gli stessi dovrebbero affrontare fattivamente) stanno facendo mancare una loro firma ad un provvedimento con il quale devono essere statuiti gli uffici di Polizia riconosciuti quali “sedi disagiate” dall’1/1/2015, già determinate e formalizzate, per i cui dipendenti sussistono alcuni benefici economici, anche se minimali.
Condividerà il fatto che è davvero pazzesco che un Ministro ed un Capo della Polizia che noi paghiamo lautamente con le abnormi tasse che ci vengono propinate (… e di cui non possiamo evadere nemmeno un centesimo a differenza di milioni di mascalzoni che rimangono impuniti o vengono graziati con condoni vari, scudi fiscali ed una politica del fisco assolutamente inadeguata) possano farsi colpire da una forte sonnolenza nel momento in cui devono firmare un provvedimento finalizzato a garantire dei benefici ai poliziotti.
E’ semplicemente scandaloso che veniamo trattati in tal modo!
La preghiamo quindi, gent.mo Presidente del Consiglio, di voler svegliare il Suo Ministro dell’Interno ed il Capo della Polizia e di obbligarli a firmare il decreto sopra menzionato.
Da parte nostra, alla copia di questa lettera che invieremo ai predetti, allegheremo una “penna”, così che i predetti non possano accampare alcuna scusa.
Grazie della sicura attenzione e dell’altrettanto certo interessamento.
