Gianni Cretarola racconta il suo rito di affiliazione
Gianni Cretarola, uno dei più recenti pentiti ‘ndrangheta, con il suo italiano quasi perfetto racconta in un video collegamento quel che sa dell’ndrangheta. E’ un processo. Uno dei tanti. Creatola è uno dei killer di Vincenzo Femia, così racconta «Al principio credevo fosse giusto far parte di questa organizzazione, avevo trovato valori di fratellanza, onore e lealtà»
Sul rito di affiliazione Creatola racconta, «Basta aver compiuto 16 anni, non è necessario aver ucciso. Ma mi aiutarono l’amicizia con Sestito e l’omicidio già compiuto (a Ventimiglia, quando aveva 16 anni, ndr )». Poi il classico sangue ed ecco che Cretarola racconta come con un punteruolo si è tagliato il polso e così ha fatto un confratello. Cretarola è nel carcere di Sulmona, lavora nella pelletteria, per il battesimo si servono di chiodi e punteruoli da pelletteria: si punge una prima volta ma nulla. Una seconda ed esce sangue a sufficienza. Quanto basta per non invalidare la cerimonia.