La Cineteca nazionale riceve un eccezionale ritrovamento
A seguito dell’eccezionale ritrovamento del patrimonio filmico delle famiglie ebraiche italiane prima della guerra, completamente inesistente sino ad un anno fa: 36 bobine 16mm, per almeno cento ore di girato complessivo, rinvenute a Buenos Aires dal giornalista Claudio Della Seta, è stato affidato da Gabriel Sagel, pronipote di Salvatore Di Segni, e da Claudio Della Seta, coordinatore del progetto, all’Icrcpal (Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario) e al Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale rappresentati rispettivamente dalla direttrice Maria Cristina Misiti e da Mario Musumeci, responsabile dell’Ufficio studi e metodologie per la conservazione ed il restauro.
I materiali saranno restaurati e digitalizzati nell’ambito di un progetto che prevede fra l’altro la redazione, su alcune di queste pellicole, di una tesi di laurea di uno degli studenti della Scuola di Alta Formazione per Restauratori del Patrimonio Culturale organizzata dall’ Icrcpal e dalla Cineteca nazionale.
L’autore dei film è Salvatore Di Segni, un pioniere della cinematografia amatoriale in Italia da riscoprire, i cui straordinari film girati in bianco e nero 35mm nel 1923 sono stati recentemente presentati a Roma, allo Yad Vashem di Gerusalemme, Tel Aviv, Haifa, New York e Washington.
Le 36 nuove bobine, tutte meticolosamente etichettate con luogo (si va da Roma a Capri, a Milano a Parigi) e data delle riprese, si collocano nel decennio fra l’estate del 1928 ed il 1937. Tre di queste bobine sono girate su pellicola pancromatica a colori.
La famiglia Di Segni ha espresso l’intenzione di donare gli originali, a restauro avvenuto, al Cdec (Centro di documentazione ebraica contemporanea) di Milano, al fine di riunirli ai film precedenti e costituire un fondo intitolato all’autore Salvatore Di Segni.