Una molecola miracolosa per smettere di fumare?
Una molecola chiamata Vareniclina ha dimostrato di essere efficace per aiutare i fumatori ad abbandonare gradualmente le sigarette, secondo una ricerca internazionale pubblicata martedì sulla rivista dell’American Medical Association (JAMA). La ricerca clinica finanziata dal laboratorio farmaceutico statunitense Pfizer, che commercializza questa molecola con le sue medicine “Champix” (noto anche come Chantix negli Stati Uniti), è stato condotta da ricercatori indipendenti presso la Mayo Clinic, istituzione no-profit di Rochester Minnesota (Nord).I 1.500 fumatori di dieci paesi che hanno partecipato a questo studio, selezionati per non essere disposti a rinunciare alla sigaretta in 30 giorni, ma più propensi a cercare di smettere di fumare in modo più graduale, in tre mesi. Dopo sei mesi, i partecipanti che hanno preso il farmaco contenente la Vareniclina, che combatte la dipendenza da nicotina agendo sui recettori nel cervello, erano almeno quattro volte più probabili di avere smesso di fumare (32%) rispetto a quelli del gruppo di controllo trattato con placebo (6.9%). Tuttavia, gli effetti collaterali gravi sono stati osservati nel 3,7% dei membri del gruppo trattato con la molecola, contro il 2,2% in coloro che hanno preso un placebo. “Questo studio clinico è importante perché apre la strada per il trattamento di circa 14 milioni di fumatori che vogliono smettere bruscamente ma cercano inizialmente a ridurre il loro consumo con lo scopo di poi smettere completamente di fumare”, ha detto il dottor Jon Ebbert, vice direttore della ricerca di dipendenza in nicotina Mayo Clinicil co-autore principale dello studio.”È efficiente e sicuro per aumentare il numero di persone che smettono di fumare definitivamente,” secondo lui. Il fumo è una piaga sempre sottovalutata dalla gran parte della popolazione che non smette mai di sorprendere come più volte ha evidenziato Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”. La conferma viene dallo studio di diverse università e dell’American Cancer Society che ha stabilito un legame tra cancro al seno, cancro alla prostata e infezioni e malattie anche ordinarie al fumare e aggiunge che un ulteriore numero di 60.000 a 120.000 morti ogni anno negli Stati Uniti sono probabilmente a causa dell’uso del tabacco.Negli USA fuma una cifra impressionante di adulti, quasi un quinto, per la precisione il 18 % anche se in diminuzione rispetto al 42% del 1964, ma nonostante ciò muoiono 480.000 americani ogni anno colpiti da malattie correlate al fumo. In tutto il mondo, il tabacco uccide 5,7 milioni di persone ogni anno.
Lecce, 18 febbraio 2015
Giovanni D’AGATA