Società

Presentazione Libro “I Venerdì a Paxo de A Compagna”

Uomini Neri _ BarbazzaUn viaggio fra storia, cronaca e fantasia nel mondo poco conosciuto dei marinai liguri e non solo

Una vecchia nave da crociera, la Pacific Princess, alias la celeberrima “Love Boat”, rimessa in esercizio per un pubblico d’élite da un armatore visionario, viene catturata da pirati somali mentre naviga nell’Oceano Indiano. Nei concitati momenti che seguono l’abbordaggio incappa in una tempesta tropicale, ed è il disastro: la Pacific Princess affonda tra i marosi trascinando con sé i pirati e la maggior parte dei passeggeri e dell’equipaggio.

Soltanto il direttore di macchina, Primo Grosso, aiutato dal “Profeta”, un motorista eclettico, e un pugno di sopravvissuti riescono ad approdare su un isolotto sperduto e disabitato.

Le sabbie di quella terra inospitale celano però una sorpresa: il relitto di un sommergibile italiano della Seconda guerra mondiale. Dopo molte peripezie, le capacità e l’esperienza del direttore e del motorista, gli “uomini neri”, quelli “di macchina”, consentono di rimettere in funzione il sommergibile che, come una fenice risorta dalle sue stesse ceneri, diventa l’unica speranza di salvezza per i superstiti.


La presentazione sarà tenuta dall’Autore, con la collaborazione del gruppo de “I Venerdì da Compagna”, coordinato da Francesco Pittaluga con Isabella Descalzo, Agostino Bruzzone e Luigi Lanzone.

 

INGRESSO LIBERO

Una recente recensione di Fabio Pozzo su La Stampa.it

L’idea di partenza di “Uomini neri”, il libro di Guido Barbazza è maledettamente bella. C’è la Pacific Princess, la nave che ha ospitato il set di “Love Boat”, la celebre serie tv, che rinasce. Anziché essere demolita sugli scali di un cantiere turco (come nella realtà), è ristrutturata da una società di navigazione che propone crociere in team appunto di “Love Boat”, con tanto di colonna sonora italiana come sottofondo e sosia dei principali protagonisti della serie. Crociere per nuovi ricchi.

A bordo di questa nave si muovono ufficiali e sottoposti che l’autore tratteggia molto bene, così come i luoghi nei quali si muovono. Barbazza dimostra di conoscere alla perfezione la geografia di bordo, con una particolare predisposizione per gli ambienti di Macchina – spesso i meno conosciuti, perché forse meno glamour di quelli di Coperta.

I guai cominciano al largo delle coste somale, quando con un trucco la nave è attirata nella rete di un commando di pirati. Una strenua difesa, la resa. Il capo dei nuovi filibustieri sale a bordo e si impadronisce di fatto della Pacific Princess. Ma la storia non finisce qui, anzi, deve ancora cominciare. Prosegue in una tempesta, terribile (e molto ben inscenata) e con il naufragio, nonché con lo sbarco di un gruppo di sopravvissuti su un’isola sperduta. Qui, la svolta, con la scoperta di un residuato bellico, speranza di salvezza. Già, si salveranno? Il destino dei naufraghi, così come i fili del racconto, sono legati alle sorti di alcuni “uomini neri”, ufficiali e sottoposti della sala macchine della Pacific Princess…

C’è molto “ferro” e mare in questo libro. Tanta azione. Fantasia.

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