Caso UnipolSai: no ai licenziamenti collettivi
Sono questi gli esiti delle politiche del lavoro del governo che utilizza la compagnia notoriamente vicina alle Coop per fare dà campo libero a ciò che sarà il mondo del lavoro nel futuro dell’Italia
L’avevamo annunciato lo scorso 23 dicembre quando con estrema protervia il gruppo UnipolSai uno dei colossi assicurativi italiani, per la prima volta nella storia tra tutte le compagnie decideva di avviare la procedura di licenziamento collettivo per alcune centinaia di lavoratori.Ebbene, oggi i sindacati, ancora una volta nel silenzio filogovernativo di una grossa fetta di stampa di regime hanno comunicato l’avvio formale della procedura di cui alla legge 223/1991 rompendo nei fatti nuovamente le trattative con i rappresentanti dei lavoratori.Di seguito, quindi, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” riporta il comunicato a firma congiunta dei Coordinamenti Nazionali F.N.A. – SNFIA UnipolSai che la dice lunga sulla situazione in cui ci stanno portando le politiche del lavoro dell’attuale governo che in buona sostanza da campo libero alla compagnia notoriamente vicina alle Coop per fare da capofila nella demolizione dei diritti dei lavoratori e delle relazioni sindacali.” In data odierna le OO.SS. sono state convocate dall’Impresa per una comunicazione in merito ai dati relativi alle adesioni ai “bandi aziendali” per il personale pensionabile e per quello che potrebbe avere accesso al Fondo di Solidarietà.UnipolSai, nel confermare di non ritenere soddisfacenti i risultati numerici conseguiti, ha illustrato il documento di attivazione delle procedure ex Legge 223/1991 “licenziamenti collettivi per la riduzione del personale non dirigente” che sarà inviato formalmente tramite raccomandate indirizzate a tutte le R.s.a. del Gruppo.Nel prendere atto di questa esibizione di “prepotenza industriale”, le scriventi OO.SS. rigettano fin da ora una soluzione che ritengono immotivata, impraticabile e tesa a mortificare il Lavoro e i Lavoratori che hanno contribuito e contribuiscono al successo ed alla crescita del “Nostro” Gruppo assicurativo.
Desta sconcerto ed appare decisamente strumentale che, a fronte delle nostre innumerevoli richieste di incontro (ultima quella inviata ieri) per discutere dei problemi conseguenti ai pesanti carichi di lavoro esistenti nei vari Uffici, di Direzione e periferici dell’Area della liquidazione sinistri, l’Impresa individui ora – proprio in questa area – il numero di esuberi denunciati nella procedura.Seguiranno a breve, dopo le dovute e approfondite analisi del documento, tutte le iniziative sindacali e giuridiche atte a salvaguardare – anche per il futuro – i diritti e le prerogative delle migliaia di Lavoratrici e Lavoratori che si oppongono e si opporranno sempre a qualsiasi deriva autoritaria che, innescando conflitti fra giovani ed anziani, mira a limitare i diritti di tutti, secondo le più dure logiche del profitto.Logiche che non possiamo in alcun modo condividere e che non devono trovare applicazione nel nostro Gruppo – per la storia che gli è propria e per la situazione oggettiva nella quale lo stesso si trova – ed alle quale non intendiamo piegarci nell’interesse di tutti i Lavoratori!!!”.
Lecce, 4 marzo 2015