Palermo, è caos in CPA; interviene il COISP
Immigrazione, in Cpa a Palermo arrestati per sequestro di persona, resistenza e lesioni 4 extracomunitari che pretendevano più soldi di quelli che ricevono con la diaria. Il Coisp: “Tracotanza e violenza aumentano sempre più, presto potrebbe scapparci il morto”!
“Aumenta di giorno in giorno la tracotanza, la spavalderia e la violenza di quelle persone che arrivano in Italia con in mente un’idea ben chiara, sfruttare la propria situazione per fare i propri comodi e pretendere, pretendere sempre di più da chi offre ospitalità e si ritrova vittima di vere e proprie pretese estorsive, come dimostra l’ultimo esempio in ordine di tempo avvenuto oggi a Palermo. E’ la triste realtà che conosciamo molto bene svolgendo i servizi legati all’immigrazione, e non è affatto campato in aria dire presto potrebbe scapparci il morto. Bisogna iniziare a familiarizzare con l’idea, perché la situazione peggiora sempre di più e gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine si trovano a dover fronteggiare una violenza crescente che mette a rischio tutti, loro per primi”.
Per l’ennesima volta lancia l’allarme Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, in merito ai problemi legati alla gestione dell’immigrazione clandestina e, in particolar modo, alle sempre più frequenti violenze scatenate da extracomunitari per le motivazioni più varie ed assurde, dalla volontà di ottenere abbonamenti alle tv a pagamento per vedere le partite di calcio, alle proteste per ottenere un diverso menù o capi d’abbigliamento nuovi o, peggio ancora, per ottenere denaro. Proprio come accaduto oggi nel Palermitano, dove in un Centro di prima accoglienza quattro extracomunitari, tutti del Gambia, sono stati arrestati con le accuse di sequestro di persona, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali aggravate. Su segnalazione del personale del Centro i Carabinieri sono intervenuti per una rivolta in atto, “ad opera di alcuni immigrati che protestavano pretendendo una somma aggiuntiva alla diaria giornaliera prevista”, hanno spiegato gli inquirenti, “impedendo nella circostanza, agli operatori del centro di uscire dall’immobile ponendosi fisicamente davanti all’unico cancello d’ingresso, la cui apertura era stata anche sbarrata con l’apposizione di blocchi di pietra”. I Carabinieri intervenuti sono riusciti a rimuovere i blocchi ed aprire il cancello, venendo aggrediti dai promotori della sommossa. Un militare dell’Arma ha riportato lievi lesioni, ricorrendo alle cure dei sanitari del Pronto Soccorso.
“La gravità di questi episodi è lampante – aggiunge Maccari – e sfugge solo a chi dovrebbe senza la minima perdita di tempo occuparsi di modificare la gestione di una situazione generale lasciata all’improvvisazione ed alla sola responsabilità delle Forze dell’Ordine, chiamate a correre di qua e di là per sedare risse e rivolte, sperando che non accada il peggio. E’ ora di modificare profondamente le regole della gestione dell’accoglienza e dell’intera materia dell’immigrazione, perché la sicurezza dei cittadini e soprattutto degli Operatori della Sicurezza deve essere messa al primo posto senza se e senza ma, e tutti lo devono sapere, soprattutto chi giunge in Italia pensando di poter agire indisturbato nell’impunità più assoluta, protetto dalla solita frottola dell’obbligo di permettere di tutto a chi semplicemente arriva qui e finge di chiedere aiuto”.