Sclerosi Multipla e CCSVI: abstract del congresso ISNVD 2015 – analisi delle ricerche
di Joan Beal (CCSVI in Multiple Sclerosis – USA)
La Società Internazionale per le Malattie Neurovascolari (ISNVD) ha convocato a Napoli a fine marzo il suo 5° congresso annuale. Gli abstract (riassunti) delle presentazioni sono disponibili on-line:
http://isnvd.org/d/sites/default/files/Invited%20Speaker%20abstracts%20-%20all.pdf
Saranno presenti al congresso molti nuovi relatori e ricercatori internazionali. La ISNVD continua a crescere con i suoi membri e nella sua influenza.
Mentre i neuroimmunologi insistono ostinatamente sul fatto che non c’è alcun legame tra le malattie neurodegenerative e la circolazione, questo gruppo di illustri ricercatori internazionali sta dimostrando che siamo solo all’inizio della comprensione dell’impatto del flusso sanguigno sulla salute del cervello.
Ecco la mia analisi personale degli abstract e delle presentazioni.
– 2D and 3D analysis of vessels in the retina and the brain (Analisi 2D e 3D dei vasi nella retina e nel cervello)
Prof. Bart ter Haar Romeny, Ph.D.1,2
1Eindhoven University of Technology, Eindhoven, the Netherlands 2Northeastern University, Shenyang, China
Questa ricerca utilizza l’imaging dei vasi sanguigni nella retina dell’occhio per avere un quadro di come circola il sangue attraversando il sistema nervoso centrale. I vasi sanguigni nella retina forniscono un primo quadro di come potrebbero svilupparsi le malattie del cervello e la rottura della barriera emato-encefalica. La scansione dell’occhio è anche più facile e più conveniente.
– Venous dysfunction and neurodegenerative diseases (Disfunzione venosa e malattie neurodegenerative)
Chih-Ping Chung MD PhD
Taipei Veterans General Hospital, National Yang Ming University, Taipei, Taiwan
Il Dr. Chung e il suo gruppo stanno studiando da oltre un decennio il sistema vascolare venoso in rapporto ai disturbi cerebrali. Ha già parlato in alcuni dei congressi della ISNVD. La sua nuova ricerca si concentra su come le anomalie venose sono legate ai cambiamenti della sostanza bianca e come un danno al drenaggio venoso porti a disfunzioni nella malattia di Alzheimer.
– Blood storage within the intracranial space and its impact on cerebrospinal fluid dynamics (Depositi di sangue all’interno dello spazio intracranico e il loro impatto sulla dinamica del fluido cerebrospinale)
Clive B Beggs 1, Simon J Shepherd 1, Pietro Cecconi 2 and Maria Marcella Lagana 2Medical Biophysics Laboratory, University of Bradford, Bradford, BD7 1DP, UK Fondazione Don Carlo Gnocchi ONLUS, IRCCS S. Maria Nascente. Milan, Italy
Questo studio ha misurato il flusso sanguigno durante il ciclo cardiaco con la risonanza magnetica per osservare il flusso nel collo di 14 adulti sani. Questo studio ha trovato che è il liquido cerebrospinale (CSF) che controlla le variazioni di volume all’interno del cervello. Il CSF interagisce con le vene corticali per facilitare quanto sangue viene depositato. Questo è un dato importante, perché ogni disturbo nel deflusso venoso del sangue e del CSF cambierà il deposito del sangue all’interno del cranio, portando ad una ridotta circolazione cerebrale.
– Advances in Treatment Strategies of Extracranial Venous Disease (Progressi nelle strategie terapeutiche dele malattie venose extracraniche)
Hector Ferral, MD
Senior Clinical Educator NorthShore University Health System
Il prof. Ferral tratta le persone con CCSVI ormai da alcuni anni. Prima è stato anche un corsista e presentatore alla ISNVD. La sua nuova presentazione guarderà ai progressi tecnici che sono stati fatti nella misura delle vene e nel trattamento della CCSVI.
– Imaging of Brain Microvascular Disorders: lessons from the CADASIL model (Imaging di disturbi cerebrali microvascolari: lezioni dal modello CADASIL).
Hugues Chabriat, MD PhD;Department of Neurology, GH Lariboisiere, APHP, INSERM UMRS1161, University Paris 7 Denis Diderot, Paris France.
Questa ricerca utilizza l’imaging per osservare come si sviluppano e progrediscono la malattia dei piccoli vasi relative a ictus e a demenza.
– Endothelin-1 as a potential target for chronic brain hypoperfusion (Endotelina-1 come un potenziale bersaglio per l’ipoperfusione cerebrale cronica).
Jacques De Keyser, MD, PhD, Free University of Brussels (VUB), Department of Neurology, Brussels, Belgium
Questo studio mi sta molto a cuore, perché sta osservando come l’ET-1, un marcatore di disfunzione endoteliale, è legata ad un flusso sanguigno rallentato nel cervello, chiamato ipoperfusione. Le persone con SM hanno livelli molto più elevati di ET-1 nel sangue rispetto ai normali, e un flusso sanguigno cerebrale molto più lento. Osserviamo questo marcatore elevato anche in un certo numero di malattie neurodegenerative, come nell’Alzheimer. In questo studio, i ricercatori hanno usato il bosentan, un farmaco per la pressione sanguigna, per il trattamento dei livelli di ET-1. Questo trattamento ha aumentato il flusso sanguigno cerebrale nei pazienti SM, e ha abbassato l’ET-1. (Ma il bosentan ha effetti collaterali, e non fa bene al fegato. Molto meglio, a mio parere, per abbassare i livelli di ET-1 affrontare la disfunzione endoteliale attraverso la dieta, l’esercizio fisico e lo stile di vita).
– TBI and hemodynamic changes in the brain (Cambiamenti da TBI ed emodinamici nel cervello)
James R. Stone, MD, PhD
Questa presentazione osserva come un trauma cranico porta all’ischemia, o a uno stato di carenza di ossigeno nel cervello. Un TBI cambia anche il flusso sanguigno cerebrale e può causare una rottura della barriera emato-encefalica, accendendo il sistema immunitario. Una nuova ricerca mostra come i dispositivi esplosivi possono causare un TBI, anche senza un contatto fisico diretto.
– Ultrasound contrast imaging of brain hemodynamic and perfusion (Ecografiia con mezzo di contrasto dell’emodinamica cerebrale e perfusione)
Marcello Mancini, M.D. Institute of Biostructure and Bioimage – CNR
Naples, Italy
Questa presentazione dimostrerà come le nuove tecnologie ecografiche e di risonanza magnetica stanno consentendo ai ricercatori di osservare la circolazione cerebrale nella sclerosi multipla (SM). Le persone con SM mostrano segni di ipossia (carenza di ossigeno), lesioni e trombosi (piccoli coaguli) nelle piccole vene del cervello. Le nuove tecnologie ci permettono di vedere che il tempo di transito cerebrale è rallentato nella SM.
– Imaging of the Microvasculature (Imaging del microcircolo)
E. Mark Haacke, PhD
Il prof. Haacke, presente in tutti i congressi della ISNVD, torna quest’anno per discutere di come la sua invenzione della suscettibilità pesata di immagini (SWI) e MRA può essere utilizzata per studiare il sistema neurovascolare, e per chiarire il rapporto tra il sistema venoso e il CSF.
– Update in computational fluid modelling of the brain (Aggiornamento su un modello di fluido computazionale del cervello)
Mauro Ursino
Questa presentazione utilizza modelli matematici e computerizzati per simulare i complessi meccanismi che influenzano la circolazione cerebrale. L’utilizzo di questi modelli dimostra come i cambiamenti posturali e le stenosi nelle arterie e nelle vene extracraniche possono cambiare la circolazione intracranica a monte,
– Clinical Applications of Venous Treatment (Applicazioni cliniche del trattamento venoso)
prof. Michael Dake, Stanford University
Il prof. Dake, presidente della ISNVD lo scorso anno e suo membro fondatore, presenterà i contributi degli studi del 2014 che hanno migliorato la comprensione del trattamento endovascolare e di chirurgia in aperto delle anomalie venose che interessano i pazienti con sclerosi multipla, malattia di Alzheimer, di Parkinson, POTS e altre patologie.
– The Heart Brain Connection (La connessione Cuore-Cervello)
MJ Daemen
Il Dr. Daemen è l’ospite principale. E’ un neurocardiologo, membro di un nuovo campo di esperti che stanno mettendo insieme una comprensione di come il cuore e il cervello si influenzano a vicenda. In qualità di membro della Fondazione olandese sul Cuore, il suo gruppo sta osservando come le malattie cardiovascolari interessano le funzioni cognitive e la circolazione cerebrale.
– A NOVEL SONOGRAPHIC METHOD FOR REPRODUCIBLE JUGULAR VEIN PULSE WAVE ASSESSMENT (Un metodo innovativo per la valutazione del polso della vena giugulare)
Paolo Zamboni, Francesco Sisini, Erica Menegatti, Giacomo Gadda, Mirko Tessari, Mauro Gambaccini
Vascular Diseases Center, University of Ferrara, Ferrara, Italy
Il gruppo del prof. Zamboni sta usando l’ecografia in B-mode (modulazione di luminosità) per misurare il polso nella vena giugulare. Il modo in cui appare la forma d’onda è attualmente utilizzato per il monitoraggio di malattie cardiache, ma il gruppo del prof. Zamboni sta usando questa tecnica per trovare la CCSVI.
– Is there a role for mast cells dependent synthesis of Endothelin-1 in neurodegenerative diseases? (C’è un ruolo per i mastociti dipendenti dalla sintesi dell’endotelina-1 nelle malattie neurodegenerative?
Pedro D’Orléans-Juste-1, Louisane Desbiens, Denis Gris-2
Departments of Pharmacoly-1 and of Pediatrics-2, Faculty of Medicine, Université de Sherbrooke, Sherbrooke, PQ, Canada
Sappiamo che i livelli di ET-1 (un marcatore di disfunzione endoteliale) e i mastociti (cellule tissutali del sistema immunitario) sono più alti nelle persone con sclerosi multipla (SM). Questo studio utilizza il modello murino di EAE e un’isoforma umana per studiare come i mastociti trovati nelle vicinanze delle lesioni spinali sono coinvolti nella sintesi dell’ET-1.
– Venous abnormalities in Meniere Disease (Anomalie venose nella malattia di Meniere)
P.M.Bavera; P. Cecconi; D. Alpini; F. Di Berardino
Questa presentazione utilizzerà delle diapositive per mostrare la correlazione e le differenze tra la malattia di Meniere e la sclerosi multipla (SM), per quanto riguarda l’imaging della CCSVI. Ci sono caratteristiche specifiche per le anomalie venose viste nella Meniere.
– Advances in Idiopathic Intracranial Hypertension Pathogensis: a Focus on Sinus Venous Stenosis (Progressi nella patogenesi dell’ipertensione endocranica: un focus sulle stenosi del senso venoso)
Roberto De Simone, Angelo Ranieri
Headache Centre Dpt. of Neurosciences, Reproductive Sciences and Odontostomatology University of Naples “Federico II”
Questa ricerca si focalizza su come la stenosi del seno venoso è correlata all’ipertensione endocranica (IIH) C’è un anello di retroazione che sembra verificarsi in questa situazione. I collassi venoso del seno, la pressione del fluido cerebrospinale, che crea più compressione. Lo stenting endovascolare del seno venoso è un trattamento attualmente approvato per porre fine a questo ciclo di stenosi ed ipertensione.
– In Endothelial function, the glymphatic system and New Drug Development. Endothelial dysfunction in neurodegenerative disease (Nella funzione endoteliale, il sistema glinfatico e lo sviluppo di nuovi farmaci. La disfunzione endoteliale nelle malattie neurodegenerative)
J. Winny Yun, Emily Stevenson, Seiichi Omura, Fumitaka Sato, Ikuo Tsunoda, Alireza Minagar, Felix Becker, Trevor Castor, Adam Xiao, J. Steven Alexander, LSUHSC-Shreveport Molecular and Cellular Physiology, Microbiology, Virology, Neurology, Shreveport, Louisiana, USA.
Il Dr. Steven Alexander dalla LSU torna all’ISNVD per discutere nuovamente dell’endotelio nelle malattie neurovascolari. C’è un’associazione vascolare di biomarcatori specifici trovati nella SM. Questa nuova ricerca sta cercando un mezzo per regolare questi marcatori neurolinfatici, per aiutare le persone con malattie neurovascolari.
– Fluid Dynamic Influences on Cerebrovascular Endothelial Activation Responses (Influenze fluidodinamiche sulle risposte cerebrovascolari di attivazione endoteliale)
Il Dr. Alexander e il suo team osservano come il flusso sanguigno sulle cellule endoteliali influenza la loro salute. Lo sforzo di taglio laminare (flusso sanguigno normale) sulle cellule endoteliali è essenziale per la loro funzione. Un flusso perturbato porta alla disfunzione e alla morte delle cellule endoteliali. Alterazioni dello sforzo di taglio potrebbero portare ad una rottura dello strato endoteliale nel cervello, e creare un disturbo nella barriera emato-encefalica con l’infiammazione.
– Cardiovascular risk factors and neurodegenerative disorders (Fattori di rischio cardiovascolari e malattie neurodegenerative)
Prof. Robert Zivadinov
Buffalo Neuroimaging Analysis Center, Department of Neurology, University at Buffalo (NY)
Questa ricerca trova un associazione tra i fattori di rischio cardiovascolare (fumo, obesità, inattività, ipertensione) e la SM. I pazienti con SM che avevano uno o più fattori di rischio CV avevano maggiore carico lesionale e maggiore atrofia cerebrale.
Avanti!
Joan Beal
Fonte: http://ccsviinms.blogspot.it/2015/03/2015-isnvd-conference-abstracts.html