Italia

Il futuro sembra chiamarsi PMI

soldiL’acronimo PMI sta ad indicare la più ampia categoria di aziende in via di sviluppo nel mercato moderno : le c.d. piccole e medie imprese.

La progressiva importanza e centralità che questa tipologia di imprese ha assunto nel corso degli anni ha spinto i legislatori nazionali dei singoli Stati membri dell’Unione Europea e gli stessi organismi sovranazionali ad interrogarsi sulle caratteristiche strutturali di queste imprese, al fine di darne una definizione ed una classificazione omogenea e precisa.

In un primo momento ciascuno Stato nazionale europeo ha adottato propri e diversi parametri per definire le PMI : in Italia , ad esempio , una impresa poteva essere considerata piccola se dotata di meno di 250 impiegati, mentre in Germania il limite veniva fissato sui 500, per scendere fino ai 100 del Belgio.

La disarmonia di simili disposizioni legislative, tuttavia, sicuramente non aiutava lo sviluppo e l’ espansione di un unitario mercato interno, come invece auspicato dall’Unione Europea. Del resto, la libertà di circolazione in tutto lo spazio economico europeo di merci, persone, servizi e capitali, indipendentemente dalla loro nazionalità , ( come solennemente riconosciuta dai Trattati Europei ) se consentiva alle imprese di far circolare i propri prodotti e servizi, al contempo le costringeva anche ad un enorme sforzo per adattarsi alle diverse condizioni imposte da ciascuno Stato membro.

Da qui la necessità di un intervento unificatore europeo nel settore.

Sulla base della nuova disciplina europea, quindi , i parametri per poter considerare una impresa ” piccola / media ” ( con tutti i benefici che ne conseguono, vedi su tutti la deroga al divieto di aiuti di Stato ) sono uguali per tutti i singoli Stati nazionali.

Più nello specifico una impresa viene ora considerata piccola se presenta un :

  • numero di occupati : < 50 e
  • fatturato/ totale di bilancio : < 10 milioni di euro.

mentre può essere considerata media se:

  • numero di occupati : < 250 e
  • fatturato < 50 mln euro o totale bilancio < 43 mln.

Il rapporto tra numero di PMI e grandi imprese internazionali varia da paese a paese sulla base di una molteplicità di fattori, economici ma anche culturali e sociali. L’ Italia ad esempio è stata da sempre uno stato dalla altissima presenza di piccole e medie imprese, le quali tuttavia , sempre più spesso , incontrano difficoltà nel vincere una agguerrita concorrenza e rimanere sul mercato.

Proprio per tale ragione sono sempre maggiori le PMI che usufruiscono di particolari modalità di accesso al credito per l’esercizio della propria attività o che sovente ricorrono ad una assicurazione per poter godere di maggiore tutela.

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