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Pay tv: come rescindere il contratto senza rischi

Come dribblare gli ostacoli burocratici e disattivare il proprio abbonamento alla pay tv facendo attenzione a clausole e vincoli

Pay tv e utenti, un rapporto di interdipendenza vincolato a oneri contrattuali spesso fumosi e di difficile comprensione, soprattutto se giunge il momento della disdetta. Orientarsi all’interno del mercato delle tv a pagamento non è semplice; offerte, pacchetti, promozioni speciali a scadenza. La concorrenza fra i due colossi è agguerrita e si celebra a colpi di diritti televisivi su film, sport e serie tv. Riuscire a comprendere appieno il quadro della situazione diventa complicato e molti utenti utilizzano internet per porre Mediaset Premium e le sue proposte a confronto con quelle di Sky tv, nel tentativo di avere idee più chiare e compiere scelte assennate. Ma, una volta resisi conto di non volere più l’offerta acquistata, è necessario prestare attenzione ai vincoli sottoscritti.

La legge sui contratti di pay tv

A regolare il rapporto tra utente e fornitore dei servizi di pay tv è la Legge n. 40 del 2007, meglio nota come Legge Bersani. Secondo quanto previsto, l’utente ha facoltà di rescindere il proprio contratto in qualsiasi momento, a patto che vengano rispettati i tempi di preavviso descritti dal contratto, i quali non possono essere superiori ai 30 giorni. Detta così sembrerebbe una prassi semplice e rapida, in realtà possono frapporsi diversi ostacoli.

A cosa prestare attenzione

Il rischio di sfociare in un contenzioso, come detto, è dietro l’angolo. È dunque necessario leggere attentamente tutti i vincoli previsti dal contratto che avete accettato di firmare. Chiariamo che esistono tre modalità di interruzione di una fornitura del servizio e sono: la disdetta, il recesso, il diritto al ripensamento.

– La disdetta a scadenza è la naturale interruzione del servizio erogato dalla pay tv al concludersi del contratto. L’accordo, tuttavia, non decade in modo automatico. È necessario, infatti, inoltrare richiesta entro 30 giorni dalla scadenza. Ovviamente, l’operazione non prevede alcun costo. La raccomandazione è di seguire pedissequamente le indicazioni contrattuali e inviare la disdetta secondo le modalità previste.

– Il recesso anticipato consiste nell’interruzione del contratto prima che sia giunta la sua effettiva scadenza. Anche qui, è sufficiente, senza alcun costo aggiuntivo, rispettare le tempistiche previste dai termini contrattuali. In tal caso, però, dovranno essere sostenuti gli oneri relativi alle spese di disattivazione. Dovranno, inoltre, essere rimborsati eventuali sconti inclusi nel pacchetto acquistato.

– Il diritto di ripensamento, regolamentato dagli articoli 64 e seguenti del dlgs 2005/206, è previsto solo nei casi in cui il servizio di pay tv sia stato acquistato attraverso canali online, telefonici o a domicilio. Esso prevede la possibilità di annullare il contratto sottoscritto tramite raccomandata, da inviare entro 14 giorni lavorativi dalla stipula. Non sono previsti penalità né costi aggiuntivi, a patto che si specifichino le motivazioni della richiesta.

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