Un pantano, alle Moglie Verdi di Rocchetta…
Anche un pantano, alle Moglie Verdi di Rocchetta, può essere la metafora del “brodo primordiale” dentro al quale nasce sempre la vita. E marzo è il mese ideale per andare nella campagna di Rocchetta a cercare le strade abbandonate dove si è raccolta l’acqua piovana che le ha trasformate nel pantano primordiale.
Le schiume vegetali in questi laghetti poco profondi si sviluppano in piantine, crescono gli steli, si aprono le foglie mentre i rospi si preparano per gli accoppiamenti e poi lasceranno in quest’acqua bassa le loro gelatine piene di minuscoli girini.
Ho scattato una serie di fotografie ad uno di questi pantani di Rocchetta per conservare le vedute più suggestive… Alcune fanno pensare ai quadri di Claude Monet, il pittore delle grandi ninfee, altre sono come vedute aeree su di un mare verde pieno di isole in cui trionfano gli arbusti.
La gamma dei gialli, dei verdi e dei blu si trovano in questo pantano come sulla tavolozza del pittore e si dispongono a grandi chiazze… devo confessare che ho trovato per la prima volta un luogo naturale bello come un quadro di un grande pittore impressionista.
21 marzo 2015
Bruno Chiarlone Debenedetti