Italia

Etichettatura carni cunicole, Anlac: Trasparenza negata ai consumatori italiani

coniglio1Mentre il risultato della consultazione pubblica online lanciata dal ministero delle Politiche agricole conferma che 9 italiani su 10 vogliono che ogni alimento riporti in etichetta l’origine scritta in modo chiaro e leggibile, il nuovo regolamento europeo sulle etichette appena entrato in vigore prevede obblighi per quasi tutte le carni, ad esclusione di quella di coniglio. Lo ha dichiarato Saverio De Bonis, presidente Anlac, associazione nazionale liberi allevatori di conigli che da anni si batte in favore dell’ etichettatura.

In tal modo – continua – il legislatore europeo ha inteso negare ai maggiori consumatori europei di coniglio, che sono proprio gli italiani, la possibilità di scegliere e preferire il prodotto nazionale, costringendoli così ad acquistare conigli stranieri, di dubbia provenienza.

Qual’ è – si chiede l’ anlac – la ragione di questa perdurante discriminazione subita dalla carne di coniglio, che penalizza la trasparenza per i nostri consumatori? Non c’erano forse precisi impegni da parte del governo e del parlamento italiano, che ha approvato ben tre risoluzioni?

Il Piano di settore, approvato dalla Conferenza Stato-Regioni, – aggiunge l’ associazione – aveva indicato nell’etichettatura un importante strumento di valorizzazione e di sviluppo economico per le imprese e le aree rurali, adesso la sua ulteriore esclusione rende vano tutto il lavoro svolto e penalizza i consumatori italiani.

Se a ciò – evidenzia De Bonis – si aggiungono gli attacchi mediatici di alcuni parlamentari pseudo animalisti, i sospetti di discriminazione e boicottaggio aumentano considerevolmente.

L’ assetto oligopolistico del mercato italiano – sottolinea l’ anlac – e il silenzio assenso dei più grossi operatori italiani multinazionali aderenti ad UnaItalia e Assoavi, che macellano e distribuiscono capillarmente pollame, è eloquente e dovrebbe far riflettere i consumatori. Da loro non è pervenuta nessuna parola a favore dell’ etichettatura delle carni cunicole e nessuna contromisura agli attacchi spregiudicati della Brambilla.

L’etichettatura di origine – conclude – consentirebbe decisamente la salvaguardia dell’intero comparto cunicolo, se il governo non si fermasse solo ai sondaggi o ai comunicati autoreferenziali ma prendesse una posizione forte e decisa in ambito comunitario, anche se sconveniente per qualche lobby.

Ufficio Stampa Anlac

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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