Editoriali

Holy MisterY. “Il sacro e il mistero nell’arte contemporanea”

Logo Holy MisterYHoly MisterY.
“Il sacro e il mistero nell’arte contemporanea” .
Dal 18 aprile al 19 giugno 2015:
nuova mostra di arte contemporanea al Centro Congressi del Santo Volto.

—>INAUGURAZIONE SABATO 18 APRILE ORE 17.00
alla presenza dell’Arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia<—

<<Holy MisterY>>,
aperta al pubblico con ingresso gratuito dal 18 aprile al 19 giugno 2015
presso il Centro Congressi della chiesa del Santo Volto di Torino (via
Borgaro 1),
è una mostra di arte contemporanea,
organizzata in occasione dell’Ostensione della Sacra Sindone 2015
dall’Arcidiocesi di Torino
in collaborazione con Exhibitioff e l’Associazione subalpina di
cultura e volontariato,
con il patrocinio del Comitato organizzatore dell’Ostensione.

L’allestimento comprende oltre 40 opere di artisti internazionali,
emergenti ed affermati:
Revered E. Acres, P. Albertelli, C. Badelita, V. Berruti, M. Borrelli,
G. Botta, Bounty Killart, J. Carrol, D. Catalli, C. Ceccherini, E.
Cerutti, D. Coltro, F. Delia, P. Delle Monache, C. D’Oria, A. Demetz,
A. Eccel, A. Fanelli, F. Ferzini, H. Fletcher, S. Galeotti, G.
Garbolino, A. Gioiello, P. Grassino, I. Kabakov, N. Goldin, K. Sato,
R. Kusterle, B. Lucca, C. Margaroli, Mario Merz, Marisa Merz, P. Mesa
Capella, F. Nonino, P. Peroni, L. Pozzi, G. Rubbio, S. Saccomandi, D.
Scroppo, F. Squatriti, A. Stefanato, S. Tomaino, A. Uda, N. Valente,
F. Viale, J. Vallance, B. Viola, e 15 madonnari.

<<Nel contesto di questa mostra>>, spiegano gli organizzatori, <<il
termine mistero possiede un significato ambivalente, e può essere
inteso come concetto religioso indice di una verità rivelata propria
della fede cristiana, quale ad esempio il mistero della fede o della
Trinità. Oppure, può assumere un significato secolare di fenomeno del
quale non si riesce a trovare la causa né la spiegazione>>. La chiave
d’interpretazione di questa mostra, proseguono, risiede forse nel
titolo: <<Holy MisterY, ovvero Santo Signore (Holy Mister) oppure Sacro
Mistero (Holy Mystery), giocando su una sottile assonanza di parole
straniere. Certo è che il visitatore sarà trasportato in un luogo
senza tempo, dove le opere esposte create da artisti dalle identità
più varie dialogano in una comune ricerca consacrata a soddisfare la
sete di conoscenza, cercando di rispondere a tormentati quesiti che
affascinano l’umanità dalla notte dei tempi>>.

Holy MisterY è dunque <<un viaggio, una prova, è l’ignoto espresso,
celebrato e nascosto dietro ciascuna delle opere d’arte esposte, e lo
spettatore è esplicitamente sfidato ad interrogarsi sul perché (Y) di
ciascuna>>.

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