Expo, il Coisp ancora sui danneggiamenti a Milano
“Una figuraccia internazionale! Alfano completamente incapace ad assolvere il ruolo che riveste. Troppa paura di sostenere la Polizia e resa totale alla propaganda mediatica anti Forze dell’Ordine”
“L’attuale Ministro dell’Interno è completamente incapace di assolvere il ruolo che riveste, e la cosa è resa ancora più evidente dalle ridicole affermazioni che esterna come ha fatto ieri, davanti a tutto il Paese, quando ha detto che a Milano durante le devastazioni del primo maggio la Polizia ha dato ‘prova di civilità’! E che diavolo vorrebbe dire esattamente? La Polizia deve dare prova di saper tutelare i cittadini, i loro beni, e la cosa pubblica, non dare lezioni di oratoria o di filosofia o null’altro del genere. La verità è una sola: Alfano ha dimostrato come il sistema si sia arreso completamente alla propaganda mediatica di cui le Forze dell’Ordine sono continuamente oggetto a causa di una diffusa mentalità per cui tutto deve essere concesso altrimenti, se si fanno rispettare severamente le leggi e le regole, si passa per soppressori del dissenso!
A Milano si è scelta la linea del non fare semplicemente perché si è avuta troppa paura dell’ondata mediatica che ancora una volta ha rischiato di travolgere la Forza pubblica dopo i venti che l’hanno nuovamente agitata a seguito della pronuncia della Corte Europea sui fatti della Diaz. A Milano si è scelto di lasciare i colleghi e una parte della città in balìa di criminali patentati, ci si è augurati, probabilmente, che qualcosa di grave potesse accadere ai Poliziotti in quelle strade (e ci è mancato davvero poco) così da poter fare un po’ di sano vittimismo che potesse consentire di contrastare un pochino l’odiosa pratica della criminalizzazione dei Tutori dell’Ordine abilmente rialimentata dalle anacronistiche polemiche per fatti avvenuti 14 anni fa e non più ripetibili. Ed intanto, mentre il nostro Ministro ancora una volta non è stato in grado di sostenere le Forze dei Polizia e garantirgli l’autorevolezza che dovrebbero avere, così facendo passare le nostre leggi per barzellette (fra le altre, certamente, l’art. 24 della Legge 121/81 che recita ‘…La Polizia di Stato… tutela l’esercizio delle libertà e dei diritti dei cittadini; vigila sull’osservanza delle leggi, dei regolamenti e dei provvedimenti della pubblica autorità; tutela l’ordine e la sicurezza pubblica; provvede alla prevenzione e alla repressione dei reati…’), l’Italia ha fatto una figuraccia internazionale davanti al mondo intero che ancora starà ridendo di noi per quanto accaduto alla vigilia di un evento rispetto al quale abbiamo dimostrato di non essere all’altezza sul piano della sicurezza, messi spalle al muro da un manipolo di delinquenti incappucciati. Forse Alfano voleva mostrare cosa accade se la Polizia resta a guardare come vorrebbero i tanti che amano processarci sommariamente? Forse ci ha voluti difendere dalle trappole che lui stesso e gli altri politici d’Italia ci tendono ogni giorno fra reati di tortura e carenze abissali in cui ci lasciano operare? No. Nulla di tutto ciò. Semplicemente si è lavato le mani preventivamente, non volendo e non sapendo come dimostrare l’autorevolezza che infatti non ha”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia dopo le dichiarazioni del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che ieri ha riferito alla Camera a proposito dei gravi incidenti verificatisi a Milano il primo maggio in occasione dell’apertura dell’Expo. Il titolare del Viminale ha affermato fra l’altro che quella delle Forze dell’Ordine impegnate nei disordini “è stata una grande prova di maturità democratica e di civiltà”.
“Possiamo solo augurarci che Alfano vada presto a casa – conclude Maccari – e che finalmente la sua poltrona possa essere occupata da qualcuno in grado di riappropriarsi delle sue prerogative, qualcuno che sappia ridare alle Forze dell’Ordine la dignità che spetta loro, che sappia restituirgli la serenità ed i mezzi per svolgere i propri compiti istituzionali, che sappia garantirgli la necessaria tutela dalle aggressioni continue e variegate che giungono da ogni direzione, che non consenta di delegittimarci a chiunque abbia piacere o convenienza a farlo, che dia prova ai cittadini ed all’intero Paese che la Polizia c’è, sa quel che fa, lo fa bene, e non deve piegarsi ai ricatti di nessuno meno che mai se ciò significa sacrificare i propri uomini”.
Con gentile richiesta di pubblicazione e diffusione