Tortura, il Coisp contro l’Associazione Nazionale Magistrati: “Indicibile ipocrisia
. Urlano alla violazione della propria indipendenza e libertà se i togati devono pagare errori e violazioni gravi, ma danno l’ok a qualcosa che impedirà a noi di lavorare gettando il Paese nel caos!”
“Non ci sono parole per commentare l’incredibile ipocrisia dell’Associazione Nazionale Magistrati che urla allo scandalo quando si propone di far pagare ai togati errori e violazioni gravi, proprio come succede peraltro per ogni altra persona che svolga un servizio nel Paese, lamentando la violazione della propria indipendenza, libertà e autonomia, e poi però ritiene perfettamente legittima e funzionale una proposta di legge che impedirebbe a noi di svolgere il nostro difficile, malpagato e tanto sottovalutato lavoro”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo l’audizione in Senato del presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Rodolfo Sabelli, per il quale la legge sul reato di tortura, nella versione votata alla Camera, andrebbe benissimo, senza che esista il rischio di “legare le mani alle Forze dell’Ordine” lamentato dai Vertici di tutte le Forze di Polizia. Per Sabelli: non c’è “assolutamente” un rischio del genere. “A nome dell’Anm – ha detto – esprimo un giudizio completamente favorevole”.
“E’ ancor più scandaloso che un commento del genere giunga proprio dalla Magistratura – insiste Maccari -, fatta di uomini e donne al cui fianco lavoriamo senza sosta instancabilmente e che toccano ogni giorno con mano le indicibili difficoltà con cui siamo obbligati a confrontarci. Come COISP ribadiamo la necessità e la proposta ormai da anni avanzata, di avere il Magistrato in piazza, con noi, anche in ordine pubblico! Le reazioni, le resistenze, le violenze che si scatenano contro di noi soprattutto dopo il nostro intervento, esattamente in quella fase in cui ciascun singolo soggetto contro cui dovremo intervenire in futuro – perché per noi è un OBBLIGO – si scatenerà da oggi in poi ancora di più sapendo di poter battere la strada delle accuse che trascineranno un impressionante numero di nostri interventi in argomenti da aule giudiziarie”.
“A questo punto – conclude Maccari – i Magistrati non dovranno preoccuparsi più di tanto delle disposizioni sulla responsabilità civile dei Giudici, tanto nei tribunali arriveranno solo procedimenti CONTRO di noi, ma pian piano, c’è da giurarlo, diminuiranno sempre più, perché i colleghi non sono certo degli idioti…”.