Italia

San Vero Milis: il caso Lungomare Putzu Idu arriva in Senato

putzu cottiSenato, intervento in aula di Cotti (M5S); Putzu Idu, problema di ordine pubblico
Smantellamento del Lungomare e stradella rossa ?
“Un rischio per delicato ecosistema della Salina”.

Il senatore sardo del Movimento 5 Stelle Roberto Cotti ha dedicato ieri sera (mercoledì 13 maggio) l’intervento di fine seduta in aula al Senato al caso della chiusura del Lungomare di Putzu Idu in Sardegna, nel territorio del comune di San Vero Milis. Il portavoce grillino ha ricordato il mancato referendum popolare (annunciato e revocato) e le recenti iniziative popolari contro la chiusura della strada che collega Putzu Idu a Mandriola e anche il ferimento di una manifestante nel corso di una di queste. Il progetto dell’amministrazione uscente di San Vero Milis, che prevede anche la riapertura parziale di una stradella rossa, ora sequestrata dall’autorità giudiziaria per danni ambientali, secondo il portavoce grillino sardo è un rischio per il delicato eco-sistema de “Sa Salina Manna”.

Questo il resoconto stenografico integrale (da http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=914555
COTTI (M5S). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
COTTI (M5S). Signor Presidente, colleghi, intervengo per segnalare un caso di ordine pubblico in Sardegna che riguarda l’amministrazione comunale di San Vero Milis (Provincia di Oristano), la quale ha deciso nell’estate scorsa la chiusura al traffico motorizzato del lungomare della marina di San Vero Milis, di collegamento tra Putzu Idu e Mandriola, un’importante arteria di collegamento utilizzata da turisti e lavoratori. Dopo aver promesso formalmente, con delibera, l’indizione di un referendum per permettere la consultazione della volontà popolare sulla stessa decisione, l’amministrazione ha incredibilmente cambiato idea impedendo ai cittadini di esprimersi.
Il progetto, contestatissimo dai residenti, prevede la sedicente rinaturalizzazione di Putzu Idu, ovvero l’eliminazione del tratto asfaltato realizzato oltre trent’anni fa, dove prima c’erano i parcheggi, e del muraglione che separa la spiaggia dalla strada. Un progetto per lotti, spacciato e motivato come utile e difensivo per litorale e spiaggia, ma sul quale non esiste alcun studio serio che lo dimostri. Al contrario, secondo abitanti e ambientalisti, costituirebbe un rischio per il delicato ecosistema esistente con l’attigua salina.

Il primo lotto prevede un utilizzo di 130.000 euro provenienti dai fondi del Progetto Camp per smantellare 250 metri di lungomare asfaltato realizzato (gli ultimi prima di Mandriola), e sostituirli con un sistema di passerelle. Per ovviare all’inconveniente della mancanza di tale strada litoranea, l’amministrazione aveva proceduto a realizzare una piccola strada, chiamata stradella rossa, adiacente e sostitutiva del lungomare oggi chiuso al traffico e situata nella zona. Tale arteria, sterrata tra l’altro con materiale pericoloso e di dubbia provenienza, è stata realizzata ed è in questo momento sotto indagine da parte del tribunale di Oristano.
Nei giorni scorsi si è svolta una manifestazione in cui sono intervenute le forze di polizia in tenuta antisommossa: c’è stata addirittura anche una donna ferita. Vorrei segnalare questo caso affinché si attivi chi di dovere, facendo in modo che situazioni di questo genere si risolvano in maniera diversa dall’intervento della polizia in tenuta antisommossa e soprattutto che non si ripetano in futuro.

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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