Editoriali

Loano Mauro Venturino torna a esporre

Da venerdì Mauro Venturino torna ad esporre a Loano. La personale dell’artista è resa possibile grazie alla disponibilità di alcuni spazi messi a disposizione dall’ Istituto “ Falcone” di Loano, una scuola molto impegnata ed attiva in campo educativo e culturale.

Verranno presentate una trentina di opere, quasi tutte realizzate negli ultimi mesi. “Si tratta- spiega lo stesso Venturino- di quadri ispirati dalla natura. Una serie di visioni che se da una parte rappresentano un certo sviluppo del mio precedente percorso
dall’altra sono l’annuncio di una nuova strada pittorica”.
Venturino, che da molti anni è impegnato in campo artistico, ha iniziato come molti dal realismo: “Sono nato a Loano- dice Venturino- e sono molto legato alla mia regione, sia ai paesaggi dell’entroterra, sia a quelli della costa ligure. Le mie prime opere sono state tutte ispirate da questi luoghi”.
Ed in effetti i colori della nostra Riviera si ritrovano, in tutta la loro forza, nei suoi primi quadri: “Non ho nessuna formazione artistica- aggiunge Venturino- in quanto sono un autodidatta. Ho iniziato a dipingere alla fine degli anni Settanta, ma lavoro solo in certi periodi di ispirazione, per questo, malgrado siano passati tanti anni da quando ho iniziato a dipingere, la mia produzione non è molto vasta”. L’artista infatti per molti anni ha preferito realizzare poche opere, molto curate, frutto di una lunga riflessione soprattutto sui volumi e sui colori. In seguito, dopo una importante svolta stilistica, ha mutato radicalmente tecniche e poetica. “Nei primi anni di carriera artistica- dice di Venturino il giornalista ed esperto d’arte Adalberto Guzzinati- le sue opere erano debitrici al Cubismo ed al Surrealismo, ed esprimevano una sensibilità artistica molto particolare e personale, con certi richiami, oltre ai grandi del passato, ad Anna Scola, artista ingauna surrealista degli anni 60 e 70, o al romano Antonio Di Lena, attivo nel movimento metafisico laziale, tra gli anni 50 ed i 70″. Dal 2004, dopo un periodo di inattività, è tornato a produrre con grande entusiasmo, entrando a far parte del circolo artistico “Amici nell’arte”, guidato da Carmen Spigno. La svolta stilistica è coincisa con le due grandi personali che fece alla Galleria Scola di Albenga, ed alla Galleria Ascoli di Ceriale, dove ottenne un notevole successo di critica e di pubblico: “Quella è stata la mia prima svolta- dice Venturino- stilistica e creativa, dopo la quale è cambiato tutto. Da allora ho realizzato le opere che avevo concepito in minor tempo e con tecniche del tutto nuove. E la risposta positiva del pubblico mi aveva portato ad allontanarmi ancor più dal mio stile precedente per imboccare una nuova strada più solare ed immediata”. Poi la vena ispiratrice per qualche tempo si è sopita. Ma ora Venturino è ritornato. I temi che ora predilige sono l’ecologia e le interazioni dell’ uomo con la natura “Venturino – aveva scritto di lui Augusto Andreini, noto collezionista ed esperto d’arte- si è lasciato alle spalle una visione metafisica del reale per inoltrarsi verso un percorso che ai più superficiali osservatori potrebbe sembrare una sorta di new-age, ma che è invece una rinnovata visione poetica della realtà. Si tratta di una serie di quadri dai quali traspare quasi una rinnovata personalità; se prima a volte alcune opere dell’artista emanavano infatti un senso di cupo mistero ed angoscia, ora invece le caratteristiche  principali di tutta la sua produzione sono  trasparenza, luminosità,  carica vitale, sguardo sereno verso il mondo, con un equilibrato ed appropriato uso del colore”. Venturino ha alle spalle una serie di importanti collettive e personali a Pisa, Sorrento, Cervo, Garlenda, Albenga, Ceriale, Genova, Sanremo, Quiliano e Vado. Le opere in mostra al “ Falcone” di Loano saranno visibili fino al 12 giugno.

CLAUDIO ALMANZI

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