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Sclerosi Multipla: dalla Polonia uno studio diagnostico sulle vene giugulari interne

mag76  E’ stato pubblicato sulla rivista scientifica Phlebological Review uno studio intitolato “Diagnostic accuracy of Doppler sonography and magnetic resonance venography for the assessment of impaired outflow from the internal jugular vein in patients with multiple sclerosis” (Accuratezza diagnostica di ecodoppler e flebografia a risonanza magnetica per la valutazione del ridotto deflusso dalla vena giugulare interna nei pazienti con sclerosi multipla).

Secondo alcuni ricercatori polacchi, questo studio prospettico aveva lo scopo di valutare il valore diagnostico di ecodoppler e flebografia a risonanza magnetica (MR) nel distretto della vena giugulare interna.

Sono stati valutati 126 pazienti (252 vene giugulari interne). I pazienti erano stati inizialmente diagnosticati utilizzando ecodoppler e flebografia a risonanza magnetica, ed in seguito è stata effettuata la flebografia con catetere delle vene. Per lo scopo di questo studio la flebografia con catetere è stata considerata l’esame di riferimento. Sono stati interpretati i risultati ecografici nel contesto dei criteri proposti da Zamboni e dalla Società Internazionale per le Malattie Neurovascolari (ISNVD). Sono stati applicati i protocolli di MR volti a valutare il flusso nelle vene indagate.

La flebografia con catetere ha rivelato lesioni in 171 (67,9%) delle vene studiate, soprattutto valvole stenotiche delle giugulari (88,0% delle vene anormali). E’ stato scoperto che i criteri ecografici, utilizzando sia i criteri di Zamboni o dell’ISNVD erano di scarsa accuratezza diagnostica (coefficiente k di Cohen <0,1). La flebografia a MR con l’utilizzo dei loro protocolli dedicati sembrava essere uno strumento diagnostico leggermente migliore (k circa 0,4).

Al termine dello studio, secondo gli autori, i risultati dei loro protocolli di imaging RM per la valutazione delle anomalie nelle vene giugulari interne erano migliori rispetto all’ecodoppler. Eppure, anche la flebografia a MR era ben lungi dall’essere perfetta e in questo momento né questo esame né l’ecodoppler possono sostituire la flebografia invasiva con catetere e non dovrebbero essere usati come un esame definitivo per la diagnosi di anomalie anatomiche e funzionali nelle vene giugulari interne.

Fonte: http://www.termedia.pl/Original-paper-Diagnostic-accuracy-of-Doppler-sonography-and-magnetic-resonance-venography-for-the-assessmentv-of-impaired-outflow-from-the-internal-jugular-vein-in-patients-with-multiple-sclerosis,76,25138,0,1.html

COMMENTO:

Anche questo studio fornisce una risposta chiara allo studio ecografico CoSMo dell’Aism (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24014572), secondo il quale la CCSVI non è associata alla sclerosi multipla.

Come farglielo capire?

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Alessandro Rasman

Alessandro Rasman, 49 anni, triestino. Laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico-economico presso l'Università di Trieste; è malato di sclerosi multipla, patologia gravemente invalidante, dal 2002. Per Mediterranews cura una speciale rubrica sulla sclerosi multipla.

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