Italia

Impresa in crisi. Sbaglia il Fisco a chiedere le sanzioni amministrative

 La CTP di Lecce con una sentenza esemplare annulla parzialmente una cartella esattoriale per importi per oltre 28.000 euro ad un’azienda in difficoltà

Ancora una sentenza esemplare della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce, la n. 2042/15.I giudici tributari della Sezione 2 hanno, infatti, accolto le eccezioni proposte dall’avvocato tributarista Maurizio Villani ed hanno dichiarato non dovute le sanzioni amministrative tributarie per un importo complessivo di circa 28.000 euro a carico di una società quando la stessa ha dimostrato lo stato di crisi, applicando correttamente l’art. 6, comma 5, D.Lgs. n. 472/1997 che dispone la non punibilità per chi ha commesso il fatto per forza maggiore, come dimostrato nella presente causa, soprattutto in un periodo di crisi congiunturale come l’attuale.Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di una decisione di primaria importanza in un momento di crisi, quale quello che viviamo ormai da anni nel Nostro Paese ingessato anche da un Fisco non sempre giusto e che applica pesantissime sanzioni nei confronti di contribuenti che pur dimostrando la sussistenza di “cause di forza maggiore” come la cronica perdita di clientela e l’impossibilità di far fronte integralmente al pagamento dei tributi, si vedono notificare anche la richiesta del pagamento delle suddette sanzioni, spesso non dovute come correttamente ha rilevato la corte tributaria salentina.

Lecce, 12 giugno 2015

Giovanni D’AGATA

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