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Gossip, Leopoldo Mastelloni vs Mara Venier

Leopoldo MastelloniSe lo scopo era quella di voler rilasciare dichiarazioni che potessero far discutere, bisogna dire che Leopoldo Mastelloni c’è riuscito in pieno. C’è davvero ben poco da dire che l’attore non è decisamente nuovo a questo tipo di esternazioni che sono destinate a sollevare vespai. Prima tutte le discutibili frasi contro la sua città, Napoli. Poi, poco tempo fa al Corriere, la confessione fatta fuori dai denti d ivoler  pensare spesso al suicidio per via della pensione da fame.

Anche in questa occasione , con una lunga intervista al Fatto Quotidiano, non potrà per nulla mancare di far parlare di sé. Innanzitutto per le confessioni intime e la sua particolare visione del mondo gay:

“Mai sentita la mancanza di una carezza di mio padre o di mia madre e mai cercato un affetto che compensasse la mancanza familiare. Per me il contatto fisico è solo carnale. Nel mio modo di concepire un amplesso c’è tutto. C’è il mondo in tre ore. Se mi tocchi fuori dal letto però mi dai fastidio. Li caccio o faccio in modo che se ne vadano. Fuori, per carità. L’amante mio finisce alle sei del mattino. Se dico che il mio unico amante è il pubblico sembra un paradosso alla Wanda Osiris, ma la verità è che gli unici affetti seri, più lunghi di una notte, li ho avuti con le donne. Posso convivere con una donna forse, con un uomo mai. Con il maschio può esserci soltanto un’amicizia da collegio. Perché non ha mai vissuto con una donna? Perché sono possessive. L’uomo capisce quando deve sloggiare, la donna no. L’attitudine mi ha purtroppo impedito di avere qualsiasi rapporto che andasse al di là di una scopata. Mi hanno definito gay, frocio, ricchione, ma non hanno capito niente. Perché io voglio essere tutto e la mattina dopo poter saltare dal tuo letto in fuga negando persino di averti conosciuto. Come diceva Peppino Patroni Griffi: “Negare sempre”. Sapete cosa mi dà più fastidio? L’ostentazione. L’outing. Il privato sbattuto in pubblico. La ridicola partita dei matrimoni gay. Avete scelto la trasgressione e poi volete fare peggio dei coniugi di Abbiategrasso. Ma che cazzo state a dì? Gay? Meglio dire frocio. Il gay dovrebbe essere felice per definizione. Non sempre ha buoni motivi per essere allegro.”

 

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