L’aspirina e la sclerosi multipla
E’ stato pubblicato sul sito della rivista scientifica BMC Medicine un articolo intitolato “Aspirin and multiple sclerosis” (Aspirina e sclerosi multipla).
Secondo alcuni ricercatori americani, l’aspirina è ampiamente utilizzata per ridurre il rischio di eventi cardiovascolari. Alcuni studi suggeriscono che i pazienti con sclerosi multipla hanno un aumentato rischio di alcuni eventi cardiovascolari, ad esempio, il tromboembolismo venoso e forse l’ictus ischemico, sollevando la possibilità che l’aspirina possa ridurre questi rischi aumentati in questa popolazione o in sottogruppi (pazienti con difficoltà motorie e/o anticorpi antifosfolipidi). Tuttavia, l’aspirina provoca un piccolo aumento del rischio di ictus emorragico, che è preoccupante in quanto potrebbe potenzialmente peggiorare una barriera emato-encefalica compromessa. L’aspirina ha il potenziale di migliorare il processo di malattia nella sclerosi multipla (per esempio, limitando alcuni componenti dell’infiammazione), ma l’aspirina ha anche il potenziale di inibire l’attività del complesso mitocondriale, già ridotto nella sclerosi multipla. In una cornice sperimentale di una lesione ischemica cerebrale, l’aspirina ha promosso la proliferazione e/o la differenziazione dei precursori degli oligodendrociti, sollevando la possibilità che l’aspirina potrebbe facilitare gli sforzi di rimielinizzazione nella sclerosi multipla. Altre azioni dell’aspirina possono portare a piccoli miglioramenti di alcuni sintomi (per esempio, riducendo la stanchezza). Vengono considerati dagli autori i potenziali benefici e i rischi dell’uso dell’aspirina per i pazienti con sclerosi multipla.
Fonte: http://www.biomedcentral.com/1741-7015/13/153