SASSARI – Mensa e trasporto disabili: abbattimento reddito con le franchigie
Precisazione dell’amministrazione comunale.
SASSARI 5 luglio 2015 – In relazione alla questione del pagamento dei servizi mensa e trasporti anche per le famiglie con alunni in situazione di disabilità che frequentano le scuole della città, l’amministrazione comunale di Sassari ritiene opportune alcune precisazioni che nulla hanno a che fare con supposti intenti discriminatori o antisolidaristici dell’amministrazione nei confronti delle famiglie con disabili.
Come è noto dal 1 gennaio 2015 il Governo Nazionale ha disposto l’entrata in vigore del nuovo indicatore della situazione economica equivalente, Isee, che per le famiglie con bambini in situazione di disabilità ha previsto l’abbattimento del reddito Isee del nucleo familiare, diversificati in base alla gravità della disabilità.
«In questo calcolo infatti – spiega l’assessora alle Politiche educative, giovanili e sportive Maria Francesca Fantato – è previsto a monte un abbattimento del reddito attraverso il meccanismo dellefranchigie: infatti in presenza di un minore con disabilità media la franchigia è pari a 5.500 euro, se la disabilità è giudicata grave 7.500 e se il minore non è autosufficiente è di 9.500 euro.
«Inoltre – prosegue la rappresentante della giunta di Nicola Sanna – si prende sempre in considerazione il numero di figli che usufruiscono dello stesso servizio e si ha una riduzione dal secondo figlio in tutte le fasce. Le tariffe comunali per l’accesso si servizi mensa e trasporto scolastico sono comunque rimaste invariate come lo scorso anno a fronte di un costo dei vari servizi che, invece aumenta ogni anno». Le tariffe che devono pagare le famiglie sono sempre quelle in vigore dall’anno scolastico 2011-2012.
Nella delibera del 7 maggio si legge, infatti, che i costi del servizio mensa scolastica e del servizio trasporto scolastico per l’ anno 2014 ammontano rispettivamente a 3.207.503,17 euro e a 1.506.666,66 euro, mentre le entrate relative alla contribuzione dell’utenza al costo di tali servizi sono state rispettivamente di 1.114.999,03 euro e 74.092,11 euro. Gli aumenti Istat, ferme restando le tariffe a carico delle famiglie sono coperte di anno in anno dal bilancio comunale ma quest’anno, a causa degli ulteriori tagli ai trasferimenti statali e regionali, occorre chiedere un contributo alle famiglie più abbienti che hanno una disponibilità di reddito maggiore, a parità di tutte le altre condizioni.
«Si è voluta proporre un azione tesa a garantire il giusto principio costituzionale secondo il quale – afferma il sindaco di Sassari Nicola Sanna – i cittadini devono contribuire alle spese in proporzione alle loro disponibilità di reddito, riportando tale principio anche tra le famiglie che, pur avendo un disabile in famiglia, hanno però differenze di reddito notevoli. Infatti, fino ad ora le famiglie con maggior reddito non contribuivano al pagamento dei servizi al pari di quelle senza reddito o mono reddito. Nel quadro tariffario sono presenti cinque fasce di reddito Isee che in proporzione al reddito, diminuito delle franchigie per figlio disabile a carico, determina un pagamento direttamente proporzionale alla fascia di reddito.
«Ad ogni buon conto – prosegue – ritengo che a seguito della raccolta dei nuovi Isee che saranno consegnati dalle famiglie con le domande per l’accesso ai servizi, prima di avviare la riscossione dei pagamenti faremo una ulteriore valutazione ancor più compiuta degli effetti che l’applicazione del nuovo Isee può determinare sulle nostre famiglie. Ci impegniamo fin da ora a modificare ogni automatismo che possa generare eventuali situazioni di disagio, discriminazione o emarginazione dei nostri figliuoli più sfortunati»,conclude il sindaco.