Società

Daverio: “Il polpastrello allenato è lo strumento per vincere la competizione globale”.

Ad Expo, Philippe Daverio propone un progetto umanitario che educhi alla bellezza e salvi l’Italia.

Come può l’imprenditoria legata al miglior artigianato italiano vincere la competizione globale? Per il Prof. Philippe Daverio, solo in un modo: con una missione umanitaria, con un progetto politico di educazione alla cultura.

Ospite ad Expo dell’evento organizzato dal vicentino Gruppo Zordan, storico player nella produzione di arredamento per i negozi monomarca dei brand del lusso, Daverio ha infatti dichiarato: “Dobbiamo far capire cos’è la qualità, spiegare come si tocca un mobile di legno, mostrare qual è il fascino di un metallo ben curvato. Dobbiamo andare in giro per il globo terrestre e insegnare agli abitanti di Hong Kong a toccare e a vivere. Occorrono però una serie di percorsi didattici e umanitari per far comprendere tutto ciò. Questo è lo scopo dell’Italia del futuro ed è anche l’unica strada che può seguire. Il polpastrello allenato è lo strumento che avete per vincere la competizione globale.”

A fare la differenza sarà quindi, secondo Philippe Daverio, quella particolare sensibilità acquisita storicamente dagli artigiani italiani che, al semplice tatto, sono in grado di riconoscere la qualità del materiale e l’eccellenza della lavorazione.

Ad Expo, col suo inimitabile esprit de finesse, il Prof. Daverio ha dunque coinvolto i partecipanti in un viaggio illuminante che, dalle tarsie del 500 all’operazione pro-pagus di Papa Ludovisi, ha sottolineato come il Gruppo Zordan abbia un duplice compito, produttivo da una parte e pedagogico dall’altra. “Bisogna educare la clientela al gusto e alla bellezza. Noi possiamo salvare l’Italia solo con un progetto umanitario.”

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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