IN TUTTA ITALIA RACCOLTA DI FIRME DEL COISP PER FARE RIMUOVERE IL CIPPO IN MEMORIA DI CARLO GIULIANI
Il COISP – Sindacato Indipendente di Polizia, si rivolge ai cittadini italiani, e con una serie di manifestazioni che si svolgeranno lunedì 20 luglio in tutti i capoluoghi di provincia chiederà di sottoscrivere la petizione per rimuovere il monumento posizionato dal Comune di Genova in piazza Alimonda in memoria di Carlo Giuliani, il quale il 20 luglio del 2001, durante gli scontri causati dai manifestanti in occasione del G8, con il volto coperto da un passamontagna si prodigava ad attentare alla vita di alcuni Carabinieri rimasti bloccati in un’auto di servizio. “Il suo tentativo di uccidere un Carabiniere lanciandogli addosso un estintore – ricorda il Segretario Generale del COISP Franco Maccari – si è tuttavia rivelato fatale per lui stesso tant’è che è rimasto ucciso da un colpo d’arma da fuoco esploso dalla pistola di quel Carabiniere che aveva così gravemente minacciato di morte. Evidentemente quell’estintore è stato considerato uno strumento di pace da parte del Comune di Genova, che fortemente stimolato da taluni poteri politici che evidentemente condividono le azioni di Carlo Giuliani, ha deciso di posizionare un monumento nella stessa piazza in cui il giovane ha tentato di uccidere il Carabiniere, restando ucciso a sua volta. L’installazione del cippo ha così avallato l’idea secondo la quale merita un tributo d’onore chi si comporta contro le regole di uno Stato democratico, ed in particolare tenta di uccidere un Appartenente alle Forze dell’Ordine. Noi riteniamo che Carlo Giuliani, con tutto il rispetto che si deve ad una giovane vita spezzata, non debba essere commemorato con tutti gli onori, quasi fosse un martire, tantomeno riteniamo possa essere considerato un esempio da imitare per le giovani generazioni. Il monumento a Carlo Giuliani va rimosso”. Il COISP chiede la condivisione da parte dei cittadini, perché uno Stato democratico non può consentire che venga trattato come un eroe chi si è distinto nella propria vita per un gesto criminale, per il solo fatto di esserne rimasto egli stesso vittima.
