Penali sui mutui e vincoli per i risparmiatori con la Direttiva UE
Penali sui mutui e condizioni più vincolanti per i risparmiatori che vogliono estinguere o trasferire un finanziamento presso una nuova banca. Sarebbero proprio queste le principali novità introdotte dalla Direttiva europea sui mutui emanata lo scorso 2 luglio e già al centro di numerose polemiche in merito agli affetti che potrebbero avere sul mercato creditizio che ha appena intrapreso una fase di ripresa. Gli italiani sembrano infatti tornati ad investire mantenendo comunque una certa cautela. Gli importi, la durata e le spese sono infatti gli aspetti valutati con maggiore attenzione e che giustificano anche la recente preferenza manifestata verso le soluzioni del mercato online. Molti ritengono che le proposte per i mutui online dei comparatori come SuperMoney, offrano delle condizioni più vantaggiose e competitive rispetto a quelle tradizionali.
Penali sui mutui: ecco le novità introdotte dal Direttiva Ue
La Direttiva europea sui mutui emanata lo scorso luglio rappresenta in realtà l’ennesimo passo nel processo europeo di armonizzazione legislativa, che mira alla progressiva creazione di un quadro normativo unico a cui tutti i Paesi membri dovranno fare riferimento. La norma, recepita in Italia lo scorso 2 luglio, sarà attiva dal prossimo marzo 2016 e metterà di certo a dura prova l’equilibrio, faticosamente conquistato, nel rapporto banche-risparmiatori.
Le penali sui mutui rappresentano senza dubbio uno degli aspetti più delicati del provvedimento perché andranno a influenzare proprio quelle soluzioni che hanno determinato la recente ripresa del settore creditizio degli ultimi mesi, ovvero: le surroghe e le richieste di estinzione anticipata dei mutui. La recente Direttiva introduce infatti dei costi aggiuntivi per tutti i risparmiatori ampliando contestualmente i poteri delle banche.
Penali sui mutui e maggiori poteri alle banche
Infatti, leggendo la Direttiva emerge che “gli Stati membri possono prevedere che il creditore abbia diritto, laddove giustificato, a un indennizzo equo e obiettivo per gli eventuali costi direttamente connessi al rimborso anticipato”. Oltre a questo, il testo autorizza le banche anche vincolare la richiesta di un mutuo all’apertura di conti correnti, conto di deposito, prodotti di investimento o piani pensionistici, con lo scopo di fornire agli istituti un sicuro rimborso e ridurre così il rischio di eventuali sofferenze bancarie.
La Direttiva europea annulla di fatto gli misure introdotte dal decreto Bersani del 2007 che portò alla progressiva cancellazione di tutte le penali sui mutui che i clienti erano tenuti a pagare per estinguere anticipatamente i loro mutui. La finalità del decreto del 2007 era infatti fornire maggiori garanzie a favore della concorrenza e della mobilità dei clienti stessi che, per passare da una banca all’altra, erano costretti a rinunciare fino al 6% del capitale residuo per i contratti a tasso fisso.