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Vigevano e i suoi percorsi naturalistici in cui la biodiversità regna sovrana; oltre 50 itinerari da scoprire a piedi, in barca o in bicicletta

Vigevano e i suoi percorsi naturalistici in cui la biodiversità regna sovrana; tutti da scoprire in itinerari a piedi, in bicicletta o in barca.

Vigevano, 20 luglio 2015 Vigevano non è solo la “città ideale” per Leonardo Da Vinci, così come testimoniano alcuni dei suoi storici manoscritti, ma è anche città ideale per immergersi nella ricca biodiversità del Parco del Ticino e conoscerne i tesori naturali. La città si trova, infatti, nel territorio del più antico Parco Regionale d’Italia, vero “tempio” della flora e della fauna locali, meta ricercata da chi desidera il contatto più genuino con la natura.

Uscendo dal centro storico della città si attraversa la zona agricola del Parco, un paesaggio ricco di risaie, ottimo punto di avvistamento degli aironi, e di caratteristiche cascine: tracce importanti della tradizione contadina e di storia del territorio.

Giunti in località Ronchi si può accedere a piedi al Parco Naturale e qui, con una passeggiata di circa un’ora e mezza, accompagnati da guide naturalistiche, si percorrono habitat ricchi di biodiversità: il bosco mesofilo, le radure, le zone di canneto e di lanca fino a raggiungere le ampie spiagge affacciate sul fiume azzurro.

Vigevano è il centro più importante della Lomellina, regione storico-geografica della Pianura Padana compresa tra il Sesia, il Po, il Ticino e confinante con il basso novarese. Terra di risaie, di opere idrauliche, di castelli, la città vanta numerose eccellenze. Prima fra tutte: rappresentare una pianura rimasta intatta e costellata di un grande patrimonio artistico, faunistico e naturalistico.

Si tratta di un territorio interessante da visitare in ogni stagione dell’anno. I colori della campagna, le tradizioni ancora molto radicate, le numerose rievocazioni storiche e le eccellenze gastronomiche la rendono particolarmente affascinante.

I sentieri che penetrano nel Parco congiungono Vigevano con Pavia attraverso un percorso naturalistico che fa parte di una delle riserve naturalistiche riconosciute dall’Unesco come una delle più importanti e pregiate al mondo.

A piedi, in barca o in bicicletta, tanti sono i modi per andare alla scoperta dei tesori naturali di questo territorio. Il Parco è infatti visitato ogni anno da più di 800 mila persone, attirate dalla facilità di accesso e, soprattutto, dalla possibilità di trascorrere qualche ora in mezzo alla natura a pochi chilometri da Milano. Per favorire e diversificare la fruizione dell’area, nel corso degli anni sono state realizzate numerose infrastrutture: una rete di percorsi riservati al transito ciclo-pedonale e più di 50 itinerari – 799 chilometri in totale – per trekking e mountain biking, che toccano gli angoli più belli e selvaggi del territorio. Per chi poi vuole vivere il paesaggio in modo diverso, è possibile “passeggiare” in canoa o divertirsi con il rafting. Per info: www.aqquarafting.com

Percorsi a tema, musei, osservatori naturali e spazi attrezzati permettono di vivere l’esperienza di un’immersione a 360 gradi nella natura. I diversi percorsi si snodano in un paesaggio di pianura, fra le campagne del riso che si trasformano nel corso dell’anno: da lago immobile nella tarda primavera, diventano verdi praterie d’estate e, infine, dorate distese di spighe nei mesi autunnali.

Alle porte di Vigevano, percorrendo la S.P. 206 Vigevano-Pavia, si trova la frazione Sforzesca, un piccolo antico borgo ricco di storia a cultura. La “villa della Sforzesca” si compone di diversi complessi monumentali nati in successivi momenti storici. La sua origine è legata alla donazione di terreni da parte del Comune di Gambolò a Ludovico il Moro, estendendo così le proprietà della famiglia Sforza.

Oggi la Sforzesca è ancora una frazione viva; attorno agli antichi edifici è sorto il “Centro Parco La Sforzesca”, punto di partenza ideale per escursioni a piedi o in bicicletta lungo i numerosi percorsi che si snodano all’interno del Parco Ticino tra boschi di querce, ontani e carpini.

Vale la pena fare una tappa anche all’Ecomuseo della Roggia Mora – Mulino di Mora Bassa, sulla strada Mora Bassa: mulino quattrocentesco attorno al quale aleggiano interessanti richiami di storia e di leggenda che riportano alla figura di Leonardo Da Vinci. L’Ecomuseo ospita una mostra permanente costituita da modelli in legno funzionanti e macchine leonardesche. Per info: http://www.lacittaideale.org/

Le soste culturali, nei numerosi borghi sorti attorno ai castelli e alle pievi medievali, si possono allietare con pause gastronomiche in tipiche trattorie o nelle numerose aziende agrituristiche.

Per info: http://www.iatprolocovigevano.it/

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